Animali in tribunale – Torino, all’Università un corso di diritto privato su cani, gatti e non solo


Prima cambia la società, poi la politica nel tempo si adegua varando nuove norme. E così per il diritto in materia di diritti animali. Anche le sa giurisprudenza ha fatto grandi conquiste, molto resta ancora da fare. E lo dice il fatto che all’Università di Torino al dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino è stato creato un nuovo insegnamento per gli studenti degli ultimi anni del corso di laurea, con un focus particolarissimo ovvero il diritto privato. Gli animali sono entrati nella vita di tutti i giorni, sono membri della famiglia, vengono contesi in separazioni, divorzi, successioni…

Da qui la necessità di preparare i futuri avvocati con quanto la giurisprudenza e le sentenze hanno prodotto in decenni di cambiamento della società

«Nella società di oggi – spiegava in una intervista a La Stampa il professor Luciano Olivero, l’ideatore del corso – gli animali, soprattutto quelli da compagnia, attirano spesso l’attenzione della giurisprudenza perché sempre più spesso danno adito a conflittualità». Inoltre agli screzi che aumentano per via di una società sempre più «pet friendly» «si aggiungono problemi che si trascinano da sempre». Ad esempio, «se ad un allevatore uccidono gli animali, è previsto un risarcimento di tipo economico. Ma se ad una persona anziana, magari sola, viene a mancare il suo amatissimo cagnolino perché è rimasto ucciso, le richieste di danni non possono limitarsi solo la sfera patrimoniale». In pratica tanto più il valore affettivo dell’animale cresce, tanto più sarà insoddisfacente limitare la tutela del risarcimento in un’ottica economica.

I dati dicono che ci sono 60 milioni di animali da compagnia, con spese da 30 a 300 euro al mese.

Questi dati, spiega il docente, «restituiscono l’effetto misurabile di un movimento culturale da mettere in relazione con i fenomeni che attraversano le società occidentali, come la denatalità delle giovani coppie e l’invecchiamento della popolazione, che concorrono a riversare sugli animali domestici un’affettività che non si può indirizzare in altri modi».

Foto di Krista Mangulsone 

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