L’adozione di un animale, come funziona per la legge?

Se ci affidiamo a un’associazione di volontariato che si occupa di trovare ricovero sicuro a un cane o un gatto ( o altro pet), è possibile che sia effettuato un controllo pre e post affido, da parte dei volontari dell’associazione stessa, per verificare l’idoneità dell’adopter.
La prassi prevede che l’associazione faccia compilare un modulo, mediante il quale l’adottante si impegna ad aggiornare i volontari sullo stato dell’animale affidato e di provvedere a tutte le cure necessarie, ivi compresa la sterilizzazione.
La richiesta di sterilizzazione è prevista per non fomentare il fenomeno del randagismo evitando il rischio di riproduzione.
Un adempimento obbligatorio previsto per legge consiste nella modifica dell’intestazione del microchip al cane, una volta ottenuta la cessione definitiva.
E’ bene sapere che l’adozione non è soggetta a costi, essendo un atto di natura liberale ma, ovviamente, l’adottante ha la possibilità di effettuare una donazione per sua scelta al fine di coprire eventuali costi vivi o per aiutare l’associazione nelle attività utili alla tutela degli animali in cerca di casa.
Ma che differenza sussiste tra adozione e affido?
L’adozione è un atto mediante il quale si acquisisce definitivamente la “proprietà” dell’animale, mentre l’affido consiste in un provvedimento “temporaneo” che può ovviamente maturare in una cessione definitiva del pet, a seconda delle circostanze.
Adottare un animale è un gesto nobile e di grande importanza. Per questo motivo affidiamoci sempre ad associazioni e strutture serie che possono aiutarci in questo meraviglioso percorso.

Claudia Taccani
Avv. e Responsabile Sportello Legale OIPA Italia

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