Con il cane in braccio posso accedere anche ai luoghi off-limits?

Purtroppo non possiamo dare risposta certa, perché dipende tutto dal luogo in cui ci troviamo, dalla specifica prescrizione che impone il divieto e dall’interpretazione dell’agente accertatore.

Andiamo comunque a rispondere ad una domanda sul caso che può esserci utile per capire il concetto e regolarci in situazioni di questo tipo.

Un signore siciliano ci scrive per esporci un episodio spiacevole.

Volevo prospettarVi l’accaduto di oggi per capire se sono stato vittima di prepotenza.
Mi sono recato con la mia famiglia ed il nostro Pincher di 4 kg quindi in un parco a Palermo, non accorgendomi che c’è il divieto di accesso ai cani e, quindi mi si avvicina una persona senza alcun badge o simbolo di appartenenza comunicandomi in malo modo che non potevo entrare e sostare con il cane. A questo punto scusandomi ho preso in braccio il cane ma mi è stato intimato comunque di lasciare nell’immediato l’area. 

Mi chiedo se il soggetto ha operato in maniera corretta e, inoltre, se  potevo tenerlo in braccio.

Ecco la nostra risposta.

Anzitutto un soggetto preposto al controllo di una prescrizione come appunto può avvenire in un parco pubblico, deve necessariamente essere riconoscibile es. con divisa, tesserino ecc.

In caso negativo è un “semplice” cittadino che ha il diritto di segnalare una violazione ma non ha alcun potere sanzionatorio o esecutivo.

In entrambi i casi non è in alcun modo giustificabile un richiamo “in malo modo” come ci viene segnalato.

Il fatto di tenere il cane in braccio, di sicuro evita di integrare il “pericolo” tutelato dal regolamento che vieta l’accesso con animali al seguito ossia, si presume, evitare deiezioni e/o pericolo per la pubblica incolumità ( anche se sulla legittimità dei regolamenti che vietano l’accesso con animali al parco faremo un discorso differente ed approfondito…)

Pertanto tale condotta ben può evitare di violare la prescrizione che, tuttavia, se ci si imbatte in un (legittimo) agente accertatore che applicata in maniera rigida il regolamento locale, lo stesso potrebbe far scattare una sanzione pecuniaria che, a nostro modesto parere, si potrebbe impugnare con specifico ricorso davanti all’autorità di competenza.

A cura di 

Claudia Taccani 

Avv. e Responsabile Sportello Legale OIPA Italia Odv

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