Microchip vs GPS: differenze e a cosa servono

Nonostante sia un pensiero comune, e anche perché vi è molta confusione, perfino tra i possessori di cani e gatti di lunga data, i localizzatori GPS e i microchip hanno due funzioni completamente diverse.

La funzione del microchip è quella di permettere l’identificazione del proprio cane o gatto da parte del veterinario in base al loro numero ID.

Il localizzatore GPS invece, come ad esempio il Curve Pet Tracker, che noi di Zampylife regaleremo, fino ad esaurimento scorte, a coloro che effettueranno un’adozione tramite la nostra app,

ha la funzione di permettere al proprietario di sapere sempre la posizione del proprio animale in tempo reale.

Ne consegue che le funzionalità e i componenti hardware sono completamente differenti. I microchip sono dei transponder, in capsula di vetro biocompatibile, di dimensioni minuscole in genere 11 x 2 mm e possono essere letti da uno scanner RFID. I localizzatori GPS invece, sono un po’ più grandi e in genere vengono legati come un collarino al collo del cane, ma pur sempre di dimensioni ridotte.

Prendendo in considerazione tutto questo, non esiste al momento una tecnologia GPS in forma di microchip.

Un’altra differenza sostanziale è che il microchip è obbligatorio per legge in quanto permette l’identificazione in caso di smarrimento e svolge anche una funzione di deterrente in caso di abbandono. Il GPS, invece, non è obbligatorio ma è comunque molto utile soprattutto per i possessori di cani che li fanno passeggiare senza guinzaglio o comunque per evitarne lo smarrimento.

Di Edoardo Fabiano

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