Vita di scuderia.

Dedichiamo loro più tempo possibile

Dobbiamo essere consapevoli che i cavalli sono un privilegio per noi e che l’equitazione va ben oltre la tecnica e il tempo che passiamo in sella

Decidere di essere cavalieri è una scelta di vita e una grande responsabilità che bisogna essere pronti ad assumerci. La prima cosa è comprendere bene a fondo con che straordinario animale abbiamo a che fare. Sensibili, forti, fieri e veloci i cavalli sono espressione perfetta della natura e simbolo della libertà. Sebbene creature appartenenti a due categorie opposte della natura, i cavalli e gli esseri umani sono strettamente legati. Sappiamo bene che i cavalli hanno partecipato attivamente all’evoluzione dell’umanità. E’ necessario quindi avere la consapevolezza che siamo dei privilegiati ad averli nelle nostre vite. 

Detto questo, il primo compito che spetta al cavaliere, di qualunque età e livello, di qualunque disciplina, dilettante o con velleità agonistiche da futuro professionista, è quello di dedicare al meglio ai cavalli il tempo che passa in scuderia. 

A cominciare dall’osservarli, dal comprenderli. I cavalli hanno un’infinità di espressioni, interagiscono con noi e in nostra presenza comunicano una quantità enorme di emozioni. Impariamo a guardarli. E’ facile notare come i cavalli dei ragazzi che si occupano meno di loro abbiano molte meno espressioni perché non si aspettano nulla da loro. La differenza è evidente, nel momento in cui si arriva in scuderia, tra i cavalli che hanno le attenzioni e quelli che invece non le hanno. Basta osservare le loro espressioni, le emozioni che manifestano. Se, oltre a privarli delle nostre attenzioni, non gli concediamo nemmeno di stare con i loro simili e socializzare, i cavalli si perdono nei loro pensieri e si intristiscono. Preoccupiamoci quindi di farli stare fuori il più possibile, facciamogli trascorrere ore al paddock a brucare l’erba, giocare, rilassarsi, portiamoli a passeggiare a mano e in sella.

Quanti di noi realmente si preoccupano delle espressioni e di cosa provano i loro cavalli?

Quando si arriva in scuderia bisogna lasciare tutto fuori, abbandonare i telefonini e dedicare ogni attenzione ai nostri cavalli. Entrare nel box, conoscere i punti dove amano essere accarezzati, salutarli e lasciare che ci salutino e ci accolgano.  Loro si impegnano per conoscerci, noi dobbiamo fare altrettanto. Un dialogo semplice, chiaro ma anche intimo. 

Susanna Cottica

Cavalli & Cavalieri

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