Serenità e il buon morale

Se vogliamo che il cavallo abbia piacere di stare con noi ed essere montato da noi dobbiamo fare in modo che il cavallo abbia sempre il morale alto. È possibile ottenere e preservare il buon morale del cavallo solo se si rispetta profondamente la sua natura. Per esempio, ci sono scuderie in cui i cavalli nei box possono comunicare tra loro e dai loro box accedere direttamente al paddock. Questo è un aspetto importante che dimostra la conoscenza dei bisogni del cavallo. Nella maggior parte delle scuderie, purtroppo, i cavalli trascorrono in media 23 ore al giorno in box e quando escono per essere montati non sempre il cavaliere è nel migliore stato d’animo e nella giusta predisposizione fisica e mentale. Noi possiamo decidere, i cavalli subiscono. Questo fa un’enorme differenza. Stando a lungo confinati nel box, quando escono i cavalli reagiscono secondo il loro temperamento, l’età, l’energia, lo stato d’animo. Alcuni sono depressi e non hanno energia, altri esplodono al punto da diventare incontrollabili.

Il primo principio da rispettare è, quindi, che i cavalli devono assolutamente stare fuori dal box il più possibile. Questo significa un tempo suddiviso tra l’adeguato lavoro, passeggiate in campagna, movimento alla lunghina o in libertà in maneggio o nel campo all’aperto, non ultimo al paddock.

Se siamo in grado di mantenere viva la sua attenzione e di creare una profonda complicità, il cavallo conserva tutta la sua vitalità e la generosità; grazie alla sua enorme sensibilità cercherà di comprenderci e sarà in grado di sentire il nostro stato d’animo. Un cavallo che lavora sempre sotto stress e in tensione ‘si stressa’. Bisogna quindi tenerlo all’aria aperta il più possibile, per dargli lo sviluppo muscolare, la buona capacità respiratoria e l’equilibrio psicologico. Praticare un’attività sportiva regolare, un buon allenamento, è come per noi fonte di benessere. È quindi con la giusta programmazione del lavoro, dell’allenamento, del rilassamento che il cavallo si fortifica nel fisico e mantiene alto il morale.

I cavalli, come noi, sono soggetti a cambiamenti di umore e possono avere una buona o una cattiva giornata; questo malessere è dovuto a un problema fisico o psicologico. Dobbiamo tenere sempre conto di questi aspetti cogliendo i segnali che il cavallo ci trasmette e impostando la sua giornata nel rispetto di questi; questo può significare cambiare il programma di lavoro e talvolta annullarlo. Certo, non tutte le scuderie hanno gli spazi necessari e le strutture per tenere i cavalli in libertà al paddock ma è sicuramente possibile per tutti prendere il cavallo con capezza e lunghina e portarlo a passeggiare all’aperto e a brucare un po’ di erba. 

Il buon cavaliere è quello che dà prova di sensibilità e rispetto; è un uomo di cavalli che sa gestire con coscienza e buon senso la carriera sportiva dei suoi cavalli. 

Cavalli & Cavalieri

Susanna Cottica

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