Dai veterinari non solo cura. Ora è lotta al randagismo

La Federazione nazionale degli Ordini dei medici veterinari ha fortemente voluto realizzare assieme al Ministero della Salute la campagna istituzionale contro gli abbandoni.

E non solo perché l’abbandono è un atto di crudeltà inaccettabile, per il quale è previsto il carcere. La figura del medico veterinario ha un ruolo ben chiaro e definito nella nostra società e nella sua missione istituzionale: difendere la vita, promuovere il rispetto degli animali e del loro benessere, prevenire le malattie, in altre parole essere il professionista che tutela la salute degli animali e degli uomini e che protegge entrambi dai pericoli e dai danni che possono scaturire da comportamenti irresponsabili. Il medico veterinario è il primo custode di questo equilibrio tra gli uomini, gli animali, l’ambiente. 

Per questo la campagna contro gli abbandoni è una delle più grandi battaglie di civiltà che il medico veterinario possa condividere e diffondere con i cittadini, le scuole, le forze di polizia, il volontariato. L’obiettivo è debellare l’ignoranza umana e l’indifferenza che non censura e condanna chi si gira dall’altra parte e punisce degli innocenti esseri senzienti alla disperazione, alla malattia, mettendo a repentaglio l’incolumità pubblica.

Gli animali da affezione sono membri delle nostre famiglie, sono parte del welfare. Confortano, aiutano, salvano, curano. Sono tra i principali protagonisti della nostra migliore qualità della vita. Chi abbandona scarica su di noi un costo sociale rilevante. I canili diventano l’ultimo luogo spesso di sofferenza, per tutta la vita. Ciò è inaccettabile e alimenta il volano di chi sfrutta il business del randagismo.

Come medici veterinari siamo chiamati a diffondere la consapevolezza che il benessere dell’uomo passa attraverso il benessere animale, il rispetto della vita animale. L’abbandono è un reato imperdonabile.

dr. Gaetano Penocchio, Presidente Fnovi

(fonte Fnovi)

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