Malattie oncologiche, un registro per umani e animali

Si chiama “One healt” ed è la sintesi anglosassone per esprimere un concetto: abbiamo lo stesso destino, la visione dei problemi deve considerare tutto ciò che ci circonda. Siamo connessi, in relazione, conviviamo dentro un sistema. L’approccio ai problemi e alla loro soluzione non può non avere sinergie.

Un recente convegno con un titolo molto complesso, ovvero “Stato dell’arte in oncologia comparata: l’osteosarcoma” ha proprio dato seguito a questo nuovo approccio. A sostenere questo metodo di lavoro ci sono più protagonisti: la Federazione degli Ordini dei veterinari italiani (Fnovi), la Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) e Centro di Referenza nazionale per l’Oncologia veterinaria e comparata (Cerovec) dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (IZSPLV) per promuovere l’approccio One Health anche nel campo dell’oncologia.

Si è capita l’importanza di confrontare i dati sui tumori animali e a migliorare le conoscenze sui fattori di rischio e le strategie preventive.

SINERGIA TRA MEDICI E VETERINARI

Partecipa attivamente al progetto la Regione Liguria per lo sviluppo di sinergie tra il registro tumori umani ed animali per la prevenzione del tumore alla cervice uterina e del tumore di Wilson o Wilms.

Verrà creata una sinergia tra medici e veterinari pubblici e privati, nell’ottica di intercettare e segnalare patologie oncologiche negli animali residenti nel territorio e favorire modelli di studio sulle patologie di uomini e animali, spiega la rivista AboutPharma.

Al lavoro ci sono già l’Irccs G.Gaslini, l’Irccs San Martino e il Centro di referenza di Oncologia veterinaria e comparata (Cerovec) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per sviluppare la ricerca in ottica One health. 

LA SALUTE DEI RANDAGI

Al convegno il sottosegretario al ministero della Salute, Andrea Costa, ha spiegato che “Il registro tumori animali può sicuramente essere uno strumento utile in termini di prevenzione. Anche cani e gatti randagi possono essere esposti a fattori di rischio e quindi colpiti da tumori spesso anche aggressivi; questo evidenzia l’importanza di valutare anche in questi animali lo stato di salute e benessere. In tale ottica, il ministero ha finanziato un progetto di ricerca corrente che ha tra i suoi obiettivi proprio quello di valutare la salute ed il benessere degli animali randagi. Altro nodo cruciale del congresso è quello della comparazione. Essenziale è la comunicazione e scambio tra medici e veterinari, al fine di acquisire nuove conoscenze che ci permettano di prevenire e/o curare sia patologie animali sia umane proprio nell’ottica del One Health”. 

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