Randagismo, Agropoli e Roccadaspide. La Regione Campania: illegittima la cessione definitiva dei cani al canile

di Stefania Piazzo – Ricordate la nostra inchiesta sulla decisione del Comune di Agropoli e del Comune di Roccadaspide di deliberare l’affidamento definitivo dei cani randagi nella struttura di cui erano già ospiti? L’atto si basava su questo principio: effettuato un pagamento una tantum, dopo tre anni il Comune non avrebbe più pagato nulla. I cani sarebbero rimasti affidati per sempre alla struttura. La vicenda ha immediatamente fatto discutere. E ce ne siamo occupati.

La Lega del cane di Salerno per tramite del legale, l’avv. Anna Vicinanza, aveva contestato i provvedimenti amministrativi, ritenendo violassero la legge regionale. Avevamo interpellato tutti gli attori del caso, dai Comuni all’associazione sino al presidente di Assocanili, Michele Visone, che contestava la scelta delle amministrazioni locali.

Ora, a distanza di più di un mese, la Regione Campania risponde alle questioni sollevate dall’avvocato della Lega del cane di Salerno.

La risposta, a firma del direttore Paolo Sarnelli, è che la Regione ritiene per Roccadaspide “illegittima la delibera di giunta comunale del 21 marzo 2022, la determina n. 550 del 20 giugno 2022 ed il successivo atto di liquidazione in favore della società Mister Dog SRL per l’affido definitivo dei cani. (…) È opportuno che codesto ente provveda alla revoca in autotutela degli atti adottati”.

Ma non solo. (…) “L’Ufficio regionale della Corte dei conti e la Procura della Repubblica competente verranno attenzionate sulla vicenda”.

In una analoga nota su Agropoli, la Regione ritiene sia illegittima anche la “determinazione a firma del Responsabile dell’area 09 Vigilanza e Polizia Locale n. 1074 del 3 agosto 2022 ad oggetto “Servizio di adozione permanente dei cani randagi accalappiati sul territorio comunale di Agropoli. Determina di impegno, affidamento, aggiudicazione e approvazione schema contratto CIG 93256612E9”.

Anche per Agropoli la Regione fa sapere che “L’Ufficio regionale della Corte dei conti e la Procura della Repubblica competente verranno attenzionate sulla vicenda”.

Qui gli atti della Regione Campania:

Qui il link della nostra precedente inchiesta:

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