Orrore a Djerba, fermiamo la strage di randagi in vista del vertice francofono del 19 e 20 novembre. La petizione di “Un toit pour toi”

IO CANE RANDAGIO DI DJERBA INFORMO GLI AMICI DEGLI ANIMALI DELLA MIA PROSSIMA MACELLAZIONE IN VISTA DEL 18° VERTICE DELLA FRANCOFONIA CHE SI SVOLGERÀ IL 19 E 20 NOVEMBRE 2022…

Inizia così la petizione che muove le nostre coscienze, e che ci chiede di agire con tutta la forza che ci viene dal cuore e dall’anima.

O la barbarie. O la civiltà. Non c’è una terza via davanti all’imminente massacro di cani randagi a Djerba in Tunisia in vista del prossimo vertice dei Capi di Stato e di governo della Francofonia, il prossimo 19 e 20 novembre 2022.

Le autorità sono pronte a “ripulire” il territorio dagli ospiti indesiderati, eliminandoli fisicamente, sparando a vista anche a quelli sotto la vigilanza delle associazioni e regolarmente sterilizzati.

Una strage che il mondo cosiddetto civile non vede e di cui non si cura davanti al roboante tema del vertice, “Connettività nella diversità: il vettore digitale dello sviluppo e della solidarietà nella comunità francofona”. Alla faccia della solidarietà e dello sviluppo, che dove passa distrugge ciò che non è conforme alla propria immagine.

Eppure al vertice ci saranno Svizzera, Belgio, Canada, Lussemburgo, Principato di Monaco. E altri paesi. Ben 54 in tutto. Non si muovono le loro diplomazie? Gli animali non contano nulla quando si tratta ai tavoli dello “sviluppo” sostenibile? E’ sostenibile un massacro di animali, invece? O ci si volta dall’altra parte?

L’associazione locale Association Animale Un Toit pour Toi ha promosso una petizione per sensibilizzare l’opinione pubblica e censurare davanti a tutto il mondo la violenza, la crudeltà che non possono trovare alibi né schermi istituzionali dietro i quali ricostruirsi una patina di civiltà.

Il link della petizione è questo, aderiamo per fermare il massacro e rendere giustizia a chi non ha voce: https://www.mesopinions.com/…/moi-chien-errant…/190230

La petizione ricorda che “I cani randagi detti “ARBI” magnifici cani da montagna sono oggetto, in Tunisia, di atti barbarici e sparatorie da parte della polizia. Considerati parassiti, nessuno in questo paese vuole fare il minimo sforzo per fermare queste sparatorie orchestrate dalle autorità.

Mentre più associazioni li denunciano e propongono vaccinazioni e sterilizzazioni che regolerebbero questa moltiplicazione di cani, spesso frutto di abbandono selvaggio”.

E’ un grido insopportabile di dolore, in cui spicca un senso di impotenza, di abbandono, di lontananza, di separazione quasi incolmabile tra mondi diversi, quasi inavvicinabili. Dove i diritti umani sono residuali come lo sono i diritti animali. Se non inesistenti.  

Tra le associazioni che hanno aderito compare anche la Fondazione Brigitte Bardot.

Per saperne di più sull’attività dell’associazione, sugli aiuti per le sterlizzazioni, le adozioni, leggi qui:

http://association-un-toit-pour-toi.com/index.php/partenaires-associations/http://association-un-toit-pour-toi.com/index.php/partenaires-associations/

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