Un ospedale pubblico per gli animali a Roma. Emilia Romagna pronta a replicare il progetto

Tutto sembra nascere da una storia antica e peraltro molto discussa e sofferta come il canile di Muratella a Roma. Perché proprio dall’idea di riqualificare Muratella, dal Campidoglio arriva anche il possibile progetto di un ospedale pubblico (e quindi cure gratuite) per gli animali domestici. Tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare, ma l’iniziativa annunciata dal sindaco Roberto Gualtieri potrebbe prendere corpo. Che non si tratti solo di una battuta estemporanea lo dimostrerebbe anche il fatto che una consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, Giulia Gibertoni (5S), ha preso al balzo l’iniziativa, rilanciandola anche come fattibile nella propria regione.

Ora si tratta solo di capire i tempi di realizzazione del percorso che la giunta Gualtieri ha avviato e che dovrebbe trovare realizzazione entro il 2024.

“Il progetto, il primo di questo tipo in Italia, prevede anche la realizzazione di un pronto soccorso attivo 24 ore su 24. La struttura (di circa 670 metri quadri) dovrebbe essere dotata anche di un laboratorio di diagnostica e analisi, sale operatorie, una sala gessi, reparti di terapia intensiva, degenza chirurgica e anche di un’area per l’isolamento degli animali con malattie trasmissibili”, anticipa l’agenzia Dire.

La consigliera Gibertoni insiste: “E’ notizia di questi giorni, prossimamente la città di Roma avrà il suo primo ospedale veterinario pubblico, con la realizzazione di una struttura che consentirà l’accesso gratuito ai servizi di cura per gli animali, progetto che complessivamente vede un investimento di circa sei milioni di euro “.

Da qui l’invito alla giunta di Stefano Bonaccini di seguire l’esempio virtuoso della Capitale, realizzando “ospedali veterinari pubblici in cui siano garantiti servizi di pronto soccorso e cure veterinarie gratuite, in particolare per gli animali di affezione di coloro che appartengono alle fasce meno abbienti della popolazione”.

Secondo Gibertoni, “la necessità di offrire effettiva e concreta tutela agli animali da compagnia è un dovere morale e civile a sostegno del quale le Regioni e il Governo si sono già impegnati, ciascuno per le proprie competenze, a promuovere iniziative rivolte a favorire una corretta convivenza tra le persone e gli animali da compagnia, nel rispetto delle esigenze sanitarie, ambientali e del benessere degli animali, secondo l’Accordo Stato-Regioni del 6 febbraio 2003″.

È un passaggio epocale, che potrebbe riportare il dibattito anche sui costi delle prestazioni veterinarie, sull’Iva applicata sui pazienti come se si trattasse di un bene di lusso. E offre l’opportunità di aprire una seria discussione sulle tutele assicurative e, magari, un domani, su un sistema mutualistico che riconosca il diritto alla salute anche agli animali, diritto che non può essere solo legato alle possibilità economiche del proprietario.

Foto di Alec Favale

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