Mobilitazione di Carabinieri, ministero e società civile sul caso delle “esche” sul web. Un tempo non sarebbe accaduto. Azienda smentisce

Fake, hackeraggio… oltreconfine? Qualunque sia la risposta alla pubblicità che circolava in rete su presunti bocconi avvelenati posti in vendita per risolvere la presenza di animali domestici o selvatici, ciò che spicca è la censura sociale e istituzionale di quanto era stato diffuso.

Sindaci, dirigenti ministeriali, associazioni animaliste, semplici cittadini, hanno affrontato la questione senza tentennamenti. Non si sono limitati a postare e commentare, hanno segnalato per chiedere la verifica di quanto leggevano e se ciò corrispondesse a verità.

L’azienda ha preso le distanze e ha dato la propria versione dei fatti.

Di certo se è un fake o un caso di hackeraggio industriale, l’azienda avrà modo di rivalersi contro chi ha sabotato il marchio. Se è altro, non spetta a noi dare la risposta giuridica, ci sono le autorità che sono state immediatamente allertate e che hanno posto in essere tutte le verifiche. Dal comando dei Carabinieri forestali allo stesso ministero della Salute, coinvolgendo gli esperti del centro nazionale di referenza nazionale di medicina veterinaria forense

Insomma, a fare la tara a quel che è successo, emerge che i tempi sono cambiati. Quello che l’altro ieri non avrebbe fatto notizia o sarebbe stato affrontato con altro piglio, oggi è stato tempestivamente oggetto di indagine e accertamento. Non debellerà alla radice il crimine di spargere i bocconi avvelenati, ma renderà più difficile, come in una tonnara per chi ci si infila, uscirne come nulla fosse accaduto.

Vale qui la pena ringraziare il dr. Rosario Fico, già direttore del centro nazionale di referenza di medicina veterinaria forense presso l’Izs di Lazio e Toscana, da poche settimane in pensione, dopo che per decenni ha dedicato la sua attività professionale per realizzare una filiera istituzionale pronta ad affrontare e contrastare il fenomeno delle esche avvelenate. Nell’ottobre scorso si è tenuto proprio presso il ministero della Salute a Roma il convegno dedicato al tema, e la presentazione dell’app che il ministero ha creato su impulso del dr. Fico, per la segnalazione dei bocconi, unico e primo strumento al mondo, così che chiunque possa denunciare e indicare dove, creando una mappatura originale aggiornata, si sono verificati tali fenomeni.

Il percorso intrapreso con l’ordinanza Martini del 2009 ha fatto strada…

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