Leal lancia mail bombing per cucciolo di cinghiale ferito abbattuto. Poteva entrare in un rifugio

La notizia si è rapidamente diffusa l’altro giorno: un cucciolo di cinghiale dall’apparente età di 5 o 6 mesi è stato ucciso con quattro colpi di fucile a Piano di Mommio (LU) dalle Forze dell’Ordine. Questa storia cruenta ha avuto come protagonisti il cucciolo e i volontari del rifugio Alma Libre. L’animale da quasi un giorno versava in condizioni critiche in un fosso dove, probabilmente a causa di una frattura causata dalla caduta, cercava di trascinarsi. Alla presenza dell’Usl e della Polizia Provinciale, gli attivisti presenti si sono opposti invano. Non sono state accolte le richieste di Barbara Bertuccelli, responsabile del rifugio, di farsi carico, come rifugio riconosciuto, delle cure e del recupero dell’animale in isolamento e in sicurezza.

Gian Marco Prampolini, Presidente di LEAL, commenta: “LEAL esprime la massima solidarietà e stima a Barbara Bertuccelli e alle volontarie che hanno difeso fino all’ultimo il cinghiale, e le ringrazia per essere state un esempio per tanti. Troviamo questa spietata esecuzione un ulteriore tradimento a tutta la fauna che condivide con noi la vita sulla Terra e ha diritto di esistenza, di spazio per vivere e a ogni forma di tutela”.

LEAL invita tutti a scrivere a Comune, Polizia Municipale e Provinciale e USL per esternare il proprio disappunto.

Testo da inviare a: [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected]


“Con questo messaggio esprimo dissenso e tutto il biasimo nei confronti di questa uccisione verso un cucciolo indifeso e sano quando c’era la certezza da parte di un rifugio qualificato di farsi completamente carico di cure e recupero dell’animale nel pieno rispetto della sicurezza sanitaria e in isolamento.

Ritengo che tutta la fauna abbia diritto alla vita e alla tutela di tutti noi umani che dobbiamo esercitare protezione e rispetto diventando un esempio di empatia e solidarietà verso ogni specie vivente, anche per le nuove generazioni.

Chiedo rispetto e ascolto anche per tutti i volontari che svolgono con dedizione e impegno tanto lavoro, facendosi carico di attività che sarebbero compito delle Istituzioni, attività che sempre più spesso noi cittadini ci troviamo a vicariare”.


Nome, Cognome, Città

Foto di Abonyi Kevin

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