Una relazione non si improvvisa mai. E per costruire e modellare un comportamento ci vuole tempo. Le poche ma buone regole che proponiamo sono utili ed efficaci purché non ci si improvvisi oggi pensando che pochi giorni possano bastare per abituare magari il cane che abbiamo appena adottato e portato a casa di recente ad adeguarsi senza fiatare ad un nuovo stile di vita.

Per prima cosa, mettiamoci nella testa del cane. Ricordiamoci da dove viene, le sue abitudini, la sua quotidianità. Premesso questo, diamogli tempo!

Iniziamo con creare un piccolo distacco in casa. Prima di uscire di casa però o di lasciarlo solo in una stanza, proponiamo al nostro amico un premio, un ossetto da sgranocchiare. Assocerà quel momento con qualcosa di piacevole, senza annoiarsi. Cerchiamo nei giorni successivi di aumentare il tempo di questa “separazione”, fino a uscire dalla porta di casa per poi rientrare.

Una volta pronti per uscire, evitiamo di toccare, accarezzare, parlare col cane. Ignoriamolo del tutto. Rendiamo insomma normale quello che accade. Nulla di tragico!

Al nostro rientro, esattamente come quando siamo usciti, ignoriamo il cane, non diamogli retta per qualche istante. Poi, con calma, qualche momento dopo, gli daremo attenzione, lo saluteremo con gioia.

Al rientro potremmo trovare dei piccoli “disastri”? Ad esempio danni alle cose, agli oggetti…. E’ inutile sgridarlo, non lo abbiamo “colto” sul fatto. Il nostro amico non capirebbe che ce la stiamo prendendo per la sua marachella. Se lo sgridiamo mentre è calmo, tranquillo, assocerebbe la sgridata al suo stato di tranquillità. “Non sto facendo nulla di male, perché mi sgrida?”, questa sarebbe la sua domanda.

Abituiamolo piuttosto ad avere un posto tutto suo, tranquillo, in casa. Ma di questo parleremo nei prossimi giorni! Continua a seguirci!

Foto di Taylor Deas-Melesh