Sanità pubblica veterinaria in Friuli, raccolta firme per il Consiglio regionale

L’iniziativa dell’istruttore cinofilo Emanuele Esposito prende il via in questo fine settimana, sabato mattina si potrà firmare per sostenere uno studio per istituire un sistema di sanità pubblica veterinario che preveda un’area dedicata all’emergenze alla medicina di base. La raccolta firme è stata lanciata dalla pagina Facebook Sanità pubblica veterinaria Fvg.

“Il livello di civiltà di una comunità si misura anche per come sa prendersi cura dei soggetti più deboli – ha dichiarato Esposito all’emittente friulana Telequattro -. Tra questi riteniamo possano rientrare, tenuto anche conto dei benefici che portano ai singoli e alle intere comunità, gli animali d’affezione di cui va sottolineata la sempre più elevata presenza nelle nostre abitazioni e famiglie”.

“In Italia – sottolinea il promotore dell’iniziativa – gli alimenti per gli animali d’affezione e le prestazioni veterinarie sono gravati da un’aliquota Iva al 22 per cento e sempre più spesso, per far fronte a tali spese, i proprietari sono costretti a scegliere soluzioni meno efficaci, a sacrificare qualche voce di spesa o ancora, nella peggiore delle ipotesi, a rinunciare o sopprimere l’animale con le drammatiche conseguenze sul piano psichico ed emotivo”.

“Chiediamo quindi il finanziamento di uno studio finalizzato all’istituzione di un sistema di ‘Sanità pubblica veterinaria’ che preveda in particolare presidi sanitari e presidi sanitari d’urgenza pubblici – spiega Emanuele Esposito -. Siamo consapevoli del lungo e complesso iter per giungere a questo ambizioso e civile traguardo, quindi tra le richieste ho aggiunto anche una linea contributiva di calmieramento o totale rimborso delle spese veterinarie e il rimborso delle coperture assicurative, compresa quella sanitaria, per gli animali ritenuti di pubblica utilità”. “Nessuno vuole toccare un solo centesimo al sistema sanitario regionale e agli ‘umani’ – conclude -. Quella che proponiamo è una pianificazione sul futuro, a garanzia non solo degli animali d’affezione stessi, ma anche e in particolare dei loro proprietari”.

La raccolta firme sabato 7 gennaio è presso il Citybar Tergesteo (piazza Verdi 2) a Trieste.

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