Corrida, la Colombia verso l’abolizione della crudele manifestazione

La Colombia ha avviato il percorso per arrivare all’abolizione delle corride. Non sarà immediato ma le resistenze a questi processi culturali ed etici è sempre molto lungo. Ne sa qualcosa la Catalogna, che ha respinto il fatto che la tauromachia potesse essere patrimonio culturale di un popolo. Tutti concordiamo che sia uccisione senza motivo e con crudeltà di un toro. La Catalogna ha alzato per prima in Europa la bandiera della protesta sino a introdurre il divieto nel 2012. Ma lo Stato centrale spagnolo si è imposto, ribaltando la decisione del popolo catalano. Nonostante l’abolizione introdotta grazie ad una iniziativa popolare che aveva raccolto 180mila firme, la Corte costituzionale spagnola nel 2020 ha annullato l’articolo di una legge regionale, appellandosi al fatto che la regione catalana non avesse competenza di legiferare sul tema, ovvero su quanto rientra nel patrimonio culturale. E’ competenza dello Stato centrale e lo Stato ha deciso che morire trafitti è giusto perché cultura spagnola.

Insomma, la legislazione in questo ambito è molto discussa e discutibile e nulla però va dato per scontato.

Tifiamo quindi per la Colombia il cui Senato nel dicembre scorso ha approvato con 50 voti a favore e quattro contrari un disegno di legge per dire progressivamente addio alla corrida.

Una norma ha vietato “gli elementi che lacerano, tagliano, mutilano, feriscono, bruciano o feriscono in qualsiasi modo gli animali“. Ora si spera che la norma che passa alla Camera venga integralmente approvata con l’effetto di vietare per sempre le corride.. 

Come riporta veganfta.com,  il disegno di legge è stato presentato dal senatore Andrea Padilla, che a sua volta ha dichiarato a Infobae : “ È stato appena approvato il disegno di legge che proibisce gradualmente la corrida, tra gli altri spettacoli crudeli con il bestiame nel Paese. Quello che abbiamo appena realizzato è storico e ora difenderemo il progetto in V Commissione della Camera, poi in plenaria. Siamo sicuri che ce la faremo”. 

Il disegno di legge deve passare attraverso altri due dibattiti alla Camera dei rappresentanti del Congresso colombiano dove, se ratificato e con l’approvazione del Presidente della Repubblica, dovrebbe iniziare il graduale divieto della corrida. Questo processo riprenderà nel marzo 2023 con l’inizio della prossima legislatura. Ancora molta strada da fare, ma il nuovo presidente Gustavo Petro è contro la corrida, il che è un buon motivo per sperare.  

Foto Stephane YAICH

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