Recuperato il capriolo bloccato dal 14 (sì, 14) dicembre nel torrente. Oipa: Salvo a colpi di reiterate richieste di intervento. Media fondamentali

Il capriolo di Rovereto bloccato dal 14 dicembre lungo le sponde del torrente Leno a Rovereto, in provincia di Trento, è stato messo in salvo. Dopo le reiterate richieste d’intervento dirette Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), l’ultima quella di ieri dell’Ufficio legale dell’associazione, ieri notte finalmente è intervenuta una squadra che ha lo ha recuperato nottetempo, alle 21.30 circa (v. video).

In attesa di sapere dov’è stato ricoverato e quale sarà il suo destino, se necessario anche con una richiesta di accesso agli atti, l’Oipa auspica che sia fatto di tutto per restituirlo alla vita libera dopo essere stato curato al meglio, avendo una zampa lesionata».

«Vigileremo sul caso. Di certo chi di dovere sarebbe dovuto intervenire prima, non dopo quasi un mese e non a seguito di una battaglia mediatica», commenta la delegata dell’Oipa di TrentoOrnella Dorigatti. «Purtroppo non vi è stata una volontà di dialogare e collaborare. Senza l’eco data dalla stampa a questa  vicenda non saremmo arrivati a una soluzione poiché, ricordiamolo, all’inizio era stato detto che “il capriolo poteva stare lì e vivere benissimo e che come era caduto poteva anche andarsene da solo”».

L’Oipa terrà accesi i fari sul povero capriolo poiché la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato e tutti dobbiamo sapere cosa gli accadrà ora.

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