Torna il grande gelo, come aiutare i piccoli animali a superare l’inverno

Da dietro le finestre, nel tepore di casa, ci siamo interrogati mille e mille più volte su cosa fare per aiutare la fauna selvatica che sta dall’altra parte del vetro. In particolar modo, la nostra attenzione è spesso rivolta ai piccoli uccelli. Ebbene, la prima riflessione è che la natura ha i suoi tempi e le sue regole e interporsi per “salvare” qualcuno non sempre è la cosa migliore. Non fraintendiamo. Un conto è intervenire a sproposito a gamba tesa, altra cosa è offrire quanto di più naturale possa esserci perché l’inverno faccia il suo corso e si arrivi a primavera.

Se in estate, durante il grande caldo, siamo stati attenti nell’offrire acqua agli animali di passaggio, ciò che si può fare in questi mesi più critici è, per chi ha ad esempio un giardino, toccare il meno possibile ciò che è rimasto dal passaggio dell’autunno: rami, foglie, bacche, accumuli erbosi…. Insomma, ripari e giacigli naturali per la piccola fauna di passaggio. Sono un riparo naturale. Se abbiamo una pianta da frutto in giardino, lasciamo preventivamente che quanto resta attaccato o cade a terra resti al suo posto. La natura offre se stessa.

In altre parole, la stagionalità deve essere superata naturalmente, il nostro aiuto deve e può essere il meno invadente possibile. Evitiamo anche se abbiamo balconi, pulizie di primavera prima del tempo. Lo stesso vale a maggior ragione per il giardino. C’è sempre tempo per tornare ad un tappeto erboso all’inglese, meglio un po’ di sano disordine utile per diventare provvisorio ricovero per ricci o piccoli volatili o insetti o piccoli animali!

Un motivo di più per evitare anche la pessima abitudine di bruciare le sterpaglie. Se ne va un pezzo di ecosistema!

Si può essere d’aiuto, insomma, senza sostituirsi al ciclo delle stagioni. Con buon senso, senza invasioni di campo.

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