Amare è…. L’etologa Bassi: Non banalizzare gli animali sui social. Attenti alle Dog Challenges

di Stefania Piazzo – I social “volano” quando il soggetto è un animale. Come sempre, è il buon senso che deve prevalere perché il web può essere uno straordinario divulgatore di cultura del rispetto, di avvicinamento al mondo dei pet e della fauna selvatica. Apprezzare, non banalizzare, è il messaggio. Anche i profili social di Zampylife hanno fatto questa scelta etica, improntata a far conoscere, a divulgare modelli di rapporto dove non viene meno la dignità del soggetto principale del messaggio, l’animale. La sua natura, la sua bellezza.

L’altro giorno su facebook ho intercettato un “ricordo” che il social media ha riproposto, come spesso accade. Questa volta porta la firma di Angelica Bassi, etologa comportamentalista, Master in Medicina Comportamentale degli Animali d’Affezione presso Università di Pisa e con Specializzazione in Etologia applicata e Benessere Animale presso Università degli Studi di Milano. Angelica la conosco bene, ho avuto il piacere di apprezzarla quando è stata mia docente al corso educatori cinofili della Fiba.

Ebbene, quanto scrive nel suo post va condiviso e rilanciato, perché dice grandi verità. Fermiamoci a leggerlo, e divulgarlo. Gli animali non sono oggetti, amarli vuol dire esattamente quanto spiega la dr. Bassi.

di Angelica Bassi – Da diverso tempo spopolano su alcuni social network i video delle Dog Challenges che, tradotto, sono delle prove da far fare al proprio cane. L’ultima che ho visto è stata quella del cibo immaginario: si fa il gesto di dare al cane un biscotto, ma tra le dita non si ha niente. Non una volta, ma più volte per vedere dopo quanto tempo il cane si accorge di restare a bocca asciutta. Altra challenge è quella di chiamare il cane facendo finta di non vederlo e continuare a chiamarlo.

Un’altra ancora è fingere di piangere e di stare male e osservare il comportamento del cane. Prendere in giro un essere vivente che non ha la capacità di comprendere questi giochetti rasenta il maltrattamento. Perché di amore, in questi video, ne ho visto poco, ma ho visto, invece, cani ingoiare aria continuando a fidarsi della “generosità” del proprietario e sperando di ricevere qualcosa.

Ho visto cani disorientati dall’essere chiamati e poi non visti (per loro la sensazione è stata di essere totalmente ignorati).Ho visto cani che stavano amorevolmente vicino al proprietario che fingeva di piangere e di stare male. Il cane è un essere che va rispettato e non portato a livelli più o meno alti di frustrazione tanto per fare un video che dovrebbe divertire, spero, poche persone.

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