Tutti le fake e gli errori sulle “graziose tigri domestiche”

Nel giorno dedicato ai gatti, i piccoli predatori definiti dall’etologo Konrad Lorenz ”graziose tigri domestiche”, MSD Animal Health, azienda leader a livello mondiale nel settore della salute e del benessere animale, ha indagato le false convinzioni entrate nell’immaginario di molti, che hanno reso il gatto l’animale più incompreso dell’universo. L’esperta chiamata in causa è il Medico Veterinario Simona Cannas (Specializzata in Etologia Applicata e Benessere Animale che lavora come Ricercatore presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze animali di Lodi), che ha spiegato come una percezione distorta dei loro comportamenti ci porta a perpetuare errori nei rapporti con loro.

“Errori che descrivono in sostanza più i nostri limiti che non la loro essenza e che, se perpetuati, possono minacciare l’equilibrio e l’interconnessione tra la salute umana e animale, fortemente promossa dall’approccio One Health”. “MSD Animal Health vuole portare all’attenzione di proprietari (o potenziali futuri proprietari) gli errori che commettiamo nella convivenza con questa specie, dando anche suggerimenti per chi si appresta ad adottarne uno, iniziando dai falsi miti che l’esperta ha individuato”, si legge in una nota. “Il gatto non è un animale sociale: falso”, dice lo studio. “Il gatto è un animale sociale, anzi. Nel suo percorso evolutivo e di domesticazione, ha fatto dei progressi per avvicinarsi agli esseri umani che sono molto importanti anche a livello comunicativo. Basti pensare al miagolio: quell’intensità di suono è quello a cui noi rispondiamo maggiormente e nel processo di domesticazione, proprio per stare con noi, i gatti hanno sviluppato questo tipo di comunicazione”.

“Il gatto si affeziona alla casa, non alle persone: falso. Il gatto al contrario crea dei legami molto forti con le persone che sono legami di tipo affiliativo. Un gatto può creare un rapporto preferenziale e speciale con un membro della famiglia e, anche se è certamente un animale territoriale, crea dei legami intensi con le persone”. E ancora: “Il gatto è un animale che non si può educare: falso – continua -Il gatto è un animale sicuramente indipendente, possiede un’intelligenza diversa da quella del cane, non maggiore o minore ma diversa. Mentre il cane è stato addomesticato per essere dipendente da noi, il processo di addomesticazione del gatto è stato diverso. Siamo noi quindi a dover trovare la modalità e la motivazione giusta per insegnare alcune regole, ma spesso sbagliamo i modi, i tempi… e i premi. Per un gatto il cibo non è un elemento primario con cui premiarlo (come invece per il cane). Uno studio recente spiega che la maggior parte dei gatti, se deve scegliere tra un suo gioco preferito, il cibo preferito, un odore preferito, sceglie… l’umano preferito”.

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