Dogfulness e catfulness, quando i quattrozampe ci insegnano a liberarci dallo stress. Verso una nuova “sociologia”?

di Stefania Piazzo – “Noi cani amiamo incondizionatamente, non giudichiamo dalle razze, non siamo permalosi, mostriamo il nostro affetto e la nostra gratitudine, non abbiamo nessuna di quelle corazze che a volte impediscono agli esseri umani di comunicare tra di loro. Il nostro motto è: ‘Gioia di vivere, sempre!’. Ma noi cani siamo o non siamo i migliori amici dell’uomo? Ed ecco allora che in questo libro vi sveliamo alcuni dei nostri segreti, il tutto senza mai dimenticare due cose importantissime: il gioco, perché il gioco ‘è la medicina più grande’; e la reciprocità, perché quando si è felici, questa felicità va condivisa. Solo così la vita si riempirà di gioia. Parola di cane.” Quarantotto lezioni di Dogfulness per liberarci dallo stress e imparare ad assaporare la vita attimo per attimo, riscoprendo la gioia di vivere.

Ecco il libro che ci apre un mondo nuovo. Stare con i cani è fonte di benessere, tanto che si inizia a parlare di dofgfulness, ovvero della condivisione della felicità come medicina, regalo della relazione col il nostro quattrozampe. Giocare è una medicina, ma farlo con il gatto di casa non è da meno. Ed ecco la catfulness. Il gatto ci porta in una dimensione più meditativa, i cani hanno bisogno di una relazione più stretta, gerarchica, fatta di regole che danno sicurezza e un ruolo certo in famiglia. Ma il principio di base è lo stesso: farci vedere il mondo con occhi diversi.

Ci strappano un sorriso anche quando combinano guai. Ci portano a passeggiare anche quando siamo pigri. Cambiamo il nostro stile di vita, cerchiamo il dialogo lavorando con loro, insegnando comandi semplici, li portiamo a correre in area cani, li lasciamo interagire con i loro simili. La loro felicità è il nostro appagamento.

Il loro ingresso ingresso in famiglia stravolge il nostro destino, lo rende migliore, ma cambia di fatto anche le dinamiche familiari.

Una ricerca effettuata dai sociologi del Chargé de Recherche en sociologie, dell’ INRA di Parigi con il Centre National de la Recherche Scientifique dell’università Lione e di Lisbona, pubblicata nel volume ‘Enfances Familles Générations’, analizza i cambiamenti innescati dagli animali in famiglia.

“La presenza di un cane in casa dà luogo a una serie di meravigliosi scambi che rivelano molto su ciò che unisce e divide la famiglia stessa, – spiegano gli autori- Non tutte queste domande hanno oggi ancora una risposta, principalmente perché l’argomento è relativamente nuovo. Tuttavia gli articoli che abbiamo raccolto ci consentono di mettere in luce le questioni scientifiche legate all’analisi del posto degli animali nella famiglia, per avviare e consolidare un dialogo tra la sociologia dell’uomo-animale e perciò una nuova forma di sociologia della famiglia che includa anche i più fedeli amici dell’uomo”. 

E’ un processo di integrazione sociale che “sconfina” da specie e specie e che apre l’orizzonte a nuove dinamiche della vita. Meno antropocentriche, verso una nuova ibridazione culturale. Una medicina insostituibile.

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