La campagna per lo stop agli animali da pelliccia arriva a 1,7 milioni di firme. Oipa: Inutile crudeltà

 Oltre 1 milione e 700 mila cittadini hanno partecipato all’Iniziativa dei cittadini europei (Ice) Fur Free Europe – Basta pellicce in Europa, una raccolta di firme per chiedere all’Unione Europea di vietare gli allevamenti di animali da pelliccia e di bandire il commercio e l’importazione di pellicce e prodotti associati dal mercato europeo. L’Oipa (organizzazione internazionale protezione animali ha lanciato nei medi scorsi sui suoi canali web la raccolta firme contribuendo alla mobilitazione di molte associazioni europee. La raccolta di firme si sarebbe dovuta chiudere il prossimo 18 maggio ma, essendo arrivate cosi’ tante adesioni, 1.701.892, la campagna si e’ conclusa con largo anticipo. Una volta che le firme saranno convalidate, la Commissione Europea sara’ obbligata a prendere in considerazione la richiesta e agire. La breve vita degli animali sfruttati per la loro pelliccia e’ vissuta – riporta l’Oipa – in allevamenti intensivi che si compongono di lunghe file di minuscole gabbie metalliche spoglie, talvolta senza neppure un piano d’appoggio, in cui gli animali – spesso in sovrannumero – restano confinati senza mai uscirne. Animali che “patiscono una sofferenza tale da provocarsi gravi ferite e automutilazioni. Possono addirittura giungere ad azioni di cannibalismo”. Quella della pelliccia “e’ un’industria ormai del tutto fuori moda, un’inutile crudelta’ che non tiene minimamente conto del benessere animale e, come abbiamo potuto constatare dalla recente pandemia, neppure del benessere dell’uomo”. 

Foto di Jo-Anne McArthur 

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