19 cavalli morti, il gip non archivia e ordina nuove indagini

“Il gip del tribunale di Pisa ha rigettato la richiesta di archiviazione presentata dal pubblico ministero lo scorso 30 maggio in relazione al procedimento penale aperto a seguito della morte improvvisa di 19 cavalli, tra il 2018 e il 2020, a Tignano di Volterra (Pisa) dove all’epoca dei fatti aveva sede il Centro di recupero per equini di Italian Horse Protection”. Lo rende noto l’associazione Ihp, assistita dall’avvocato Alessandro Niccoli, che si era opposta alla richiesta di archiviazione chiedendo “di effettuare analisi del sottosuolo alla ricerca di eventuali sostanze tossiche”.

Il gip Giuseppe Laghezza, prosegue la nota di Ihp, “ha disposto nuove indagini che serviranno per comprendere le cause di morte dei cavalli, se essa sia da attribuire a cause ambientali oppure alla mano dell’uomo ed, eventualmente, chi sia l’autore delle uccisioni”. Esprime soddisfazione Sonny Richichi, presidente di Ihp: “Il giudice si è convinto che la vicenda presenti evidenti lacune nelle indagini medico-veterinarie: per due anni, a più riprese, abbiamo chiesto alle autorità coinvolte l’istituzione di un tavolo di ricerca, così come l’effettuazione di indagini sul sottosuolo e l’integrazione delle indagini autoptiche con ricerche inspiegabilmente mai fatte, ad esempio quella del cianuro”.

Infine Richichi ricorda che “da quando abbiamo lasciato Tignano e abbiamo spostato il centro di recupero a Montaione (Firenze) ai cavalli non è accaduto più niente, salvo i decessi relativi ad animali morti di vecchiaia: adesso ci aspettiamo che le indagini vadano più a fondo, anche in base alle indicazioni da noi fornite”.

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