Orsi Trentino, Enpa: No a regolamenti di vecchi conti

“Osserviamo con preoccupazione e sconcerto come a poche ore dall’incidente che ha coinvolto un orso in Val di Rabbi – un incontro con un escursionista con il cane – venga fatto il nome dell’orsa JJ4, plantigrado di cui sembrava si fossero perse le tracce, perché il radiocollare non funzionava più. Come si ricorderà JJ4, uno degli orsi più schivi in assoluto, in una isolata località del Monte Peller, due anni fa, preoccupata per i suoi cuccioli, incappò in due cacciatori che si stavano recando ad allestire la propria postazione venatoria, un incontro avvenuto con reciproco spavento e con pochi danni da una parte e dall’altra. Da allora JJ4 era sparita, e con lei anche i suoi cuccioli. Ora il suo nome torna, stranamente, alla ribalta”. Così in una nota l’Enpa, Ente nazionale Protezione Animali.

L’Enpa si rivolge quindi al presidente del Trentino, Maurizio Fugatti: “Ci spieghi, come mai l’orsa persa di vista da tempo viene subito presa di mira, ancor prima che siano stati eseguiti i test sul DNA? Non è che si sta già apparecchiando JJ4 come capro espiatorio? Desta, infatti, profondissima preoccupazione il fatto che su tutti gli orsi del Trentino, si punti subito il dito proprio su JJ4, una delle migliori e più attente madri ursine, anche con ventilate ipotesi di soluzione finale. Non possiamo accettare che la politica (nel senso alto del termine) della biodiversità, patrimonio immateriale di estremo significato e di valenza sovraprovinciale e sovranazionale, possa venir ridotto ad un regolamento di conti, di vecchi conti, il che implicherebbe una grandissima responsabilità in capo ai decisori e un gravissimo danno a carico dell’intera comunità”, conclude l’Enpa. 

Foto di Zdeněk Macháček

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