Cos’è una colonia felina?

Lo sapevate che in una città metropolitana come Brescia esistono censite ben 2000 colonie feline? E chissà quante sono quelle non dichiarate, ufficiose…
Di recente, visto il fenomeno così imponente, il quotidiano Bsnews ha realizzato un’utile inchiesta sul fenomeno, spesso ignorato dai cittadini, sulla base dei dati Ats.

Da una parte abbiamo la storica legge 281/91 “Tutela del randagismo”, poi la 33/2009 “Lotta al randagismo e tutela degli animali d’affezione” e, per i lombardi, la legge regionale n. 15/2016.
Per fare una colonia basta già un gatto.
Ma alla base di tutto c’è la prevenzione e la sterilizzazione.

Una femmina può arrivare anche a più gravidanze in un anno, e una dozzina di cuccioli a loro volta, se non sterilizzati, si riproducono.

Quando si è a conoscenza di un gruppo stabile, occorre segnalarlo all’Ats, iniziare la procedura per la sterilizzazione gratuita, scaricare la modulistica e inviare posta certificata al sindaco. Le colonie devono poi restare dove sono, i gatti sterilizzati vanno reimmessi nel loro territorio di origine.

Ogni colonia ha un numero di identificazione e i suoi responsabili.
A Brescia, fa sapere il giornale online, il canile sanitario a cui sono destinati i gatti si trova in città, in via Orzinuovi 92. “Per la regione Lombardia, lg 33/2009, il micio una volta ripreso dal canile sanitario deve essere rilasciato nello stesso posto dove è stato catturato. Colui che, in quanto richiedente, ha messo in moto il processo rimarrà il referente per la colonia ma non sarà l’intestatario registrato sul microchip al momento della sterilizzazione. Infatti i dati riportati saranno quelli dell’amministrazione comunale. Quando l’intera colonia sarà sterilizzata verrà definita tecnicamente come colonia fermata ed il gattaro avrà l’importante compito di controllo della sua salute”.

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