Da lungo tempo c’è una questione che agita il dibattito sul diritto di accesso dei cani nei luoghi in cui ci rechiamo a fare la spesa. I cani possono entrare nei supermercati? Diverse catene, anticipando i tempi, hanno previsto carrelli già idonei al trasporto del fidato amico a quattro zampe, ovviamente con un dispositivo per legare il guinzaglio. Altre catene non hanno concesso questo servizio. Ora il Ministero della Salute ha fornito una indicazione valida su tutto il Paese. Il cane può entrare, a patto che sia garantita la sicurezza di cibi e alimenti.

Infatti Il ministero della Salute con due distinte note a Regioni, Asl e amministrazioni pubbliche, ha fissato i paletti: il requisito indispensabile è rispettare igiene e sicurezza dei cibi in vendita. Non esiste un divieto generalizzato. Ugo Della Marta, direttore generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero della Salute ha così chiarito una volta per tutte i requisiti. Certo, prima di oggi i sindaci, che sono l’autorità sanitaria sul territorio, emanando regolamenti in materia, aggiravano localmente i divieti. Ma serviva una presa di posizione ufficiale, nazionale, per definire la materia contesa, mentre in questi anni dove la questione non era né carne n>é pesce, molte catene con regolamenti interni normavano l’ingresso o meno dei pet.

Però va fatta una considerazione di carattere… animale. Non è detto che un cane si senta a suo agio a tutti i costi nel seguirci a fare la spesa. Entrare in un centro commerciale non è per tutti. Si può abituare un po’ alla volta il nostro pet, gradualmente. Socializzare è importante, ma anticipare i tempi non aiuta. Anzi.

Foto di Peter Plashkin