Enpa, per lupi e orsi non servono piani straordinari. Norme già in vigore vanno applicate

Orsi e lupi sono animali particolarmente protetti da normative nazionali ed europee che prevedono tutti gli strumenti necessari per ottimizzare la convivenza e per evitare possibili situazioni conflittuali con le attività antropiche. Pertanto, si legge in una nota dell’Enpa, la richiesta di eventuali modifiche legislative, così come l’ipotesi di ”fantomatici piani straordinari di contenimento”, sono finalizzate ad ottenere una revisione dello status di protezione di cui godono queste specie. Revisione finalizzata, a sua volta, ad una riapertura della caccia contro orsi e lupi. Enpa replica così ad alcuni esponenti del mondo politico-istituzionale e di quello agricolo-zootecnico che in queste ore stanno strumentalizzando la morte del giovane runner trentino per invocare un giro di vite contro i grandi predatori. Peraltro, sul tema è doveroso ricordare che dinamica e cause del decesso del 26enne, per il quale Enpa ribadisce il proprio cordoglio, sono ancora in via di accertamento e che attribuirne ora la responsabilità ad un animale selvatico appare del tutto pretestuoso. Secondo l’Ente Nazionale Protezione animali, a chi invoca una ”soluzione finale” contro gli animali selvatici, orsi e lupi certo, ma anche cinghiali, daini, caprioli, cervi, non interessa affatto risolvere situazioni problematiche che possono verificarsi sul territorio, altrimenti non si spiega il motivo per il quale l’obbligo normativo di applicare i metodi di prevenzione ecologica, scientifici ed efficaci, venga sistematicamente disatteso da molti anni.

 “Il vero obiettivo – denuncia l’associazione – è quello di guadagnare il consenso di categorie, come quelle dei cacciatori, che appaiono sempre più minoritarie e sempre più isolate nel nostro tessuto sociale, e che al contempo sono anche più ‘rumorose’ e più rappresentate a livello politico-istituzionale. Lo dimostrano gli indirizzi politici seguiti in questi mesi da governo e maggioranza, nonché una recente interpellanza presentata dal Gruppo Pd alla Camera. Per accrescere il loro consenso, politica e associazioni di categoria stanno cercando non soltanto di ampliare il carniere dei cacciatori (anche attraverso le norme di ”caccia selvaggia” contenute nella Legge di Bilancio dello scorso dicembre) ma di avere luce verde alla commercializzazione della carne dei selvatici. Se questo dovesse accadere, la fauna sarebbe declassata da patrimonio collettivo a business privato”. “Il mondo scientifico e le numerose esperienze condotte sul campo hanno dimostrato che i metodi ecologici sono gli unici in grado di ottimizzare la convivenza con lupi, orsi e con ogni altra specie selvatica. Per questo – conclude ENPA – lanciamo una sfida al mondo della politica, delle istituzioni e della zootecnia: se si vuole davvero evitare il verificarsi di situazioni conflittuali con la fauna, si smettano di rincorrere posizioni ideologiche e si applichino seriamente i sistemi di prevenzione”. 

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