Lav, per orso pronti santuari ma solo l’estero li riconosce. L’Italia ancora non ha legiferato

“I santuari sono aree protette di decine di ettari che esistono in tutto il mondo, soprattutto nell’Europa dell’Est, in Medio Oriente, America, ma non in Italia perche’ non previsto”, spiega Massimo Vitturi, responsabile nazionale Lav per l’Area Animali Selvatici, in merito alla sospensione, disposta dal Tar di Trento, dell’ordinanza di abbattimento del presidente della Provincia Autonoma. 

“I santuari non sono zoo e garantiscono il benessere degli animali catturati in natura, sono aree molto grandi dove all’interno ci sono anche montagne, corsi d’acqua naturali e tutte le riserve sufficienti per garantire benessere e assistenza. Certo, perche’ ci sono esemplari incompatibili tra loro. Potranno subire anche gli altri orsi minacciati da Fugatti da questa sorta di rappresaglia”.

Parlando del prossimo futuro, Vitturi spiega: “L’11 maggio ci sara’ l’udienza di merito ma in questo periodo chiediamo al ministero dell’Ambiente di organizzare un tavolo di confronto assieme a Ispra, ministero stesso, Provincia di Trento e Lav finalizzato a definire il destino ed il trasferimento degli orsi minacciati”. Inoltre, secondo Vitturi, “dovranno essere definite tutte le attivita’ che la Provincia di Trento non ha mai messo in atto da 24 anni, ovvero da quando ha ripopolato il territorio, e nulla di concreto ha fatto per prevenire questa disgrazia ed altri episodi”. “Bisogna istituire corridoi faunistici”, conclude l’esponente della Lav, “ovvero attuare situazioni ecologiche e biodiversita’ che favoriscono parallelamente lo spostamento degli orsi per andare in altre zone ideali e attrattive”.

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