I cittadini europei vogliono una scienza senza sperimentazione animale

La legislazione dell’UE sugli animali nella scienza stabilisce l’obiettivo finale di sostituire tutti gli animali utilizzati a fini scientifici ed educativi con approcci non animali. Tuttavia, milioni di animali continuano a essere utilizzati ogni anno per la ricerca, i test e l’istruzione Solo nell’UE e in Norvegia, nel 2020 sono stati utilizzati a fini scientifici oltre 7,9 milioni di animali . 

In questo contesto, i cittadini dell’UE continuano a esprimere la loro insoddisfazione per ciò che considerano un’azione insufficiente per passare alla scienza non animale. Dopo il successo della prima iniziativa dei cittadini europei (ICE) Stop Vivisection nel 2015, l’ICE Save Cruelty Free Cosmetics – Commit to a Europe without Animal Testing , recentemente chiusa , ha nuovamente raccolto oltre un milione di firme. Invita la Commissione europea a porre fine all’uso dannoso degli animali nei cosmetici e in altri test chimici e a presentare un piano concreto per la transizione verso la scienza non animale. 

Un recente sondaggio d’opinione condotto negli Stati membri dell’UE con il maggior numero di animali utilizzati a fini scientifici dimostra chiaramente anche il sostegno dell’UE alla fine della sperimentazione animale . In particolare, il sondaggio ha mostrato che il 77% dei cittadini dell’UE concorda sul fatto che la Commissione europea e i suoi Stati membri dovrebbero sviluppare una strategia coordinata per passare alla ricerca scientifica, alla sperimentazione e all’istruzione senza l’uso di animali. 

Nell’ultimo anno, ci sono stati diversi momenti salienti di come le strategie non animali avanzate possano essere più efficaci nell’affrontare le malattie umane e valutare la sicurezza chimica. Ad esempio, al congresso della Società europea per le alternative alla sperimentazione animale (EUSAAT) , molti dei nostri membri e altri partecipanti hanno presentato sviluppi positivi in ​​aree scientifiche in cui gli approcci non animali possono diventare la nuova norma. Inoltre, il Centro comune di ricerca della Commissione ha pubblicato diverse relazioni che descrivono modelli non animali avanzati in diverse aree patologiche al fine di accelerare lo sviluppo di queste tecnologie. Lo scorso ottobre, anche esperti delle agenzie dell’UE, dell’industria e del mondo accademicoha informato l’intergruppo sul benessere e la conservazione degli animali in merito a soluzioni innovative non animali a fini normativi.

(Fonte Eurogroupforanimals)

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