La petizione per salvare le caprette di Capri

 “Chiediamo di lasciare libere le caprette sul Monte Solaro di Capri e di non portarle altrove; di attivare un servizio veterinario di controllo e monitoraggio per la tutela della specie; di lasciarle libere tra le rocce dell’isola”. È la richiesta formulata attraverso una petizione, che in poche ore ha superato le 5mila firme, lanciata su Change.org da Gaetano Simeoli, presidente dell’associazione Nazionale liberi consumatori, e da Luigi Louis Molino, esperto di comunicazione e ceo dell’agenzia Promediacom . L’obiettivo è ottenere la revoca dell’ordinanza 9 del 13 aprile 2023, a firma del sindaco di Anacapri Alessandro Scoppa, che vietare il divieto di pascolo vagante dei caprini e la loro cattura e deportazione fuori dal loro ambiente naturale. “Chiediamo – si legge nella petizione – che venga istituita la figura di un pastore che provveda alla cura e al monitoraggio delle capre, nonché di provvedere al controllo delle nascite ed al foraggiamento dei caprini”. I promotori denunciano che le capre sarebbero vittime di una “deportazione dal loro habitat. Sono presenti da sempre sul Monte solaro di Capri e ricordiamo che la capra è presente nello stesso simbolo del Comune di Anacapri e probabilmente è anche l’origine dello stesso nome dell ‘Isola”.

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