In nome della “tradizione” i maiali devono ancora correre a Cilavegna

di Stefania Piazzo – Del maiale non si butta via niente. Anche la sua ansia e la sua paura quando viene incitato a correre. Tanto, è solo un maiale. Paura? Ma dai, si diverte, non lo vedi? Poi, non ha diritto di scegliere se stare in un recinto, se pascolare o se, invece, essere ingaggiato dalla cosiddetta tradizione umana a diventare il protagonista di un palio. Le sue esigenze etologiche, per la tradizione, sono anche quelle di fare competizioni ormai fuori dalla storia. Ma è tutto regolare, evidentemente, e potersi divertire, ridere, additare il primo o l’ultimo suide in gara, come esempio di ritorno alla civiltà delle origini, è superiore a qualsiasi altra valutazione. Viva la tradizione. E’ proprio necessaria? Eh sì, dai!

E così, a quanto pare, Cilavegna nel pavese torna a far parlare di sè. Inevitabili le contestazioni delle associazioni che chiedono sia restituita alla memoria e al passato la competizione tra quattro maiali in gara su un tracciato di 100 metri. Massì, ragazzi, che cosa volete che sia correre 100 metri? Tanto, prima o poi finiscono in salami. Un’emozione in più li tempra. Che esagerati quelli che protestano. Sono solo bestie, mica gli si sta facendo del male.

La rete dei santuari di animali liberi insorge. E lancia mailbombing per protestare. La polemica scivola anche sulle restrizioni per la Peste suina. Ma la tradizione supera ogni problema. La Psa scappa davanti a cotanta storia.

Insomma, i maiali, se l’autorità veterinaria non avrà nulla da eccepire sul rispetto dell’etologia del maiale che brama di fare i 100 metri accerchiato dalla folla vociante, correranno. Atleti per un giorno, insaccati per tutta la vita. Più che una corsa, un vicolo cieco. Almeno al “condannato” al macello, non si poteva offrire un “sano” momento di relativa tranquillità? A volte basta poco a fare la differenza tra un affrettati e affettati. Una sillaba nel destino per sempre. Cilavegna insegna. Io credo esista un Paradiso per gli animali. Di certo non è dove corrono per un palio.

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