Il sindaco dell’Aquila: Senza orso non ci sarebbe il Parco d’Abruzzo

“Se non ci fosse l’orso non ci sarebbe il Parco Nazionale d’Abruzzo né l’attrattiva turistica del Parco”: sono parole del sindaco di Alfedena (L’Aquila), Luigi Milano. La presenza del plantigrado, ma anche di camosci, cervi, lupi, è uno dei tratti distintivi della vita nelle comunità delle aree interne montane d’Abruzzo. I turisti cittadini fanno tappa nei piccoli centri, dentro e a ridosso del Pnalm, non da ultimo per l’osservazione dal vivo di animali che non siano piccioni, gabbiani e cinghiali. Così, le foto di animali selvatici di montagna che passano per le strade dei paesi dell’Appennino diventano virali, richiamando altri visitatori, che raggiungono i borghi in spopolamento malgrado la famegerata carenza di servizi. “Gli animali devono essere liberi di potersi muovere. Quelle che devono essere educare sono le persone, che devono capire come comportarsi – dice il sindaco – Ciò non toglie che i cervi, nello specifico, rappresentano un problema dal punto di vista della viabilità, per esempio. Ma, se si rispetta il limite di velocità, il rischio di fare incidenti gravi è ridotto. Che la fauna selvatica sia in sovrannumero è un dato di fatto, a danno anche degli allevatori, in particolare, per il consumo del pascolo”. A due giorni dalla prima dichiarazione del direttore del Pnalm, Luciano Sammarone, in merito ai sempre più frequenti avvistamenti da parte di abitanti di Villalago e Scanno di un’orsa con due cuccioli, torna in auge il dibattito sul rapporto tra abitanti, animaliselvatici e turismo, sul rispetto e la sicurezza di tutti e sul valore mediatico e di rilancio del territorio grazie anche ad esperienze di pacifici incontri con animali selvatici. “Come amministratori – conclude il sindaco – dobbiamo sempre essere capaci di coniugare salvaguardia e sviluppo. Due aspetti che sembrano andare l’uno contro l’altro, ma che devono saper coesistere. Siamo orgogliosi di far parte dell’area Parco e perseguiamo politiche di tutela e salvaguardia dell’ambiente e degli animali . Ma allo stesso tempo dobbiamo guardare all’esigenza della nostra comunità che come tante va verso lo spopolamento, dovuto anche alla carenza di lavoro e di sviluppo”. 

In apertura Femmina con cuccioli – foto di: Valentino Mastrella, dal sito dell’ente parco

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