Gli uccelli migratori soffrono i cambiamenti climatici

Le specie di uccelli migratori sono sempre più minacciate da cambiamenti climatici e ambientali, necessitano quindi di particolari sforzi di conservazione: i ricercatori dell’Università Statale di Milano hanno indagato i fattori che influenzano il modo in cui questi volatili si redistribuiscono nei quartieri di riproduzione e svernamento. I risultati della ricerca, svelando i fattori-chiave che influenzano la connettività migratoria degli uccelli, estendendo così le conoscenze sulla resilienza delle specie migratrici ai cambiamenti ambientali in atto, con numerose implicazioni per la conservazione della biodiversità. In particolare l’analisi condotta dai ricercatori offrirà uno strumento utile per sviluppare strategie di conservazione e gestione transfrontaliere, mirate a livello di popolazione. 

“La connettività migratoria è una misura che riflette il grado mediante cui gli uccelli migratori tendono a ‘rimanere assieme’ sia nei loro quartieri di svernamento sia in quelli di riproduzione, ed è un utile indicatore utilizzato nella conservazione e gestione delle specie migratrici” spiega Roberto Ambrosini , coordinatore dello studio.

“Grazie ad un enorme dataset di avvistamenti di uccelli dotati di anelli di riconoscimento, lungo oltre un secolo, dipende in ultima analisi dalla forma dei continenti. Queste variabili geografiche sono infatti indizi dei costi della migrazione sostenuti da questi animali. Al contrario, la connettività migratoria è risultata essere influenzata solo debolmente dalle caratteristiche generali delle specie e dalle loro relazioni evolutive, suggerendo come il comportamento migratorio sia molto flessibile. , sono maggiormente minacciate dai cambiamenti climatici ed ambientali, poiché cambiamenti in uno dei due quartieri basterebbero a mettere a rischio l’intera popolazione. Concludono i ricercatori: “Il nostro studio ha mostrato come la maggior parte delle popolazioni di uccelli prese in esame abbia una connettività significativa, che dipende da una grande variabilità nelle strategie di migrazione anche all’interno della stessa specie”.

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