Animali in Senato, il presidente: Non contrario

Una decisione sull’ingresso degli animali d’affezione negli uffici del Senato non e’ ancora in agenda. Per il momento i funzionari di Palazzo Madama hanno avviato un’istruttoria sul sollevatore caso nei giorni scorsi dalla senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d’Italia-Noi moderati-Maie. Un’indagine, viene fatto notare, che sara’ utile per dare elementi in piu’ al collegio dei Questori, incaricato da Ignazio La Russa di esprimere un parere. E il presidente del Senato, intervistato a La7, e’ tornato sulla questione ribadendo la sua posizione: “Non sono contrario, ma non decido io. Comunque – ha assicurato, sempre dallo studio di ‘La 7, “li lascio a casa. Manca solo che vado al Senato con i cani …”. Per consentire ai parlamentari di entrare in ufficio, non in Aula e neanche alla buvette o al ristorante, con il proprio cane o gatto sara’ forse necessario apportare una modifica al Regolamento. “Cani, gatti, uccellini, perche’ no? Qualcuno dice anche le capre… Una battuta, che non funziona, potrebbe essere ‘tanto di animali ne siamo gia’ tanti'”, ha scherzato ancora La Russa allo studio tv, ricordando che “prima Brambilla poi la mia amica Biancofiore mi hanno sollecitato ad esaminare questa ipotesi”.

“Sono un amante degli animali, non potevo dire semplicemente di no ma – ha insistito – non e’ compito mio, e’ compito dei Questori” prendere una decisione. Proprio Biancofiore ha sottolineato sui social che la sua iniziativa “non ha nulla di politico ma e’ solo un gesto di civilta’ e di umanita’ verso esseri senzienti che non possono essere abbandonati tutto il giorno mentre la gente lavora”. 

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