E’ la giornata degli oceani. Ma la legge salva-mare è ferma da un anno

“Dopo un anno i decreti attuativi per la legge salvamare non sono stati fatti, e questo è un disastro”. L’appello di Rosalba Giugni, presidente Marevivo, in occasione della Giornata mondiale degli oceani . “Pianeta Oceano: le maree stanno cambiando”. E’ questo lo slogan scelto dalle Nazioni Unite per la Giornata mondiale degli oceani che si celebra ogni anno l’8 giugno dal 1992. L’oceano, come ricorda l’Onu, “copre la maggior parte della terra” ma “nonostante la totale dipendenza dell’umanità l’oceano riceve in cambio solo un frammento della nostra attenzione e delle nostre risorse”. Lo scorso novembre è stato raggiunto una vittoria storica: un Trattato Globale sugli oceani con la possibilità concreta di proteggere il 30% degli oceani  entro il 2030. Se da parte una parte c’è un accordo per proteggerli, dall’altra la plastica torna sempre più galla. In occasione della Giornata mondiale degli oceani, Rosalba Giugni, presidente di Marevivo, un’associazione che da più di 30 anni si occupa di tutelare il mare e le sue risorse, ha lanciato un appello al governo e al Ministero dell’Ambiente.

 “Si facciano i decreti attuativi della legge salvamare, una legge che abbiamo impiegato 4 anni per averla, approvata finalmente l’11 maggio del 2022 dal Senato all’unanimità con tutte le forze politiche – afferma la presidente di Marevivo a TeleAmbiente – Ma dopo un anno i decreti attuativi non sono stati fatti, e questo è un disastro. La legge non è operativa. Faremo un calcolo di quanta plastica è finita a mare in 5 anni attraverso i fiumi , i pescatori che hanno dovuto ributtare a mare quello che trovavano nelle reti di pesca perchè per ora è ancora trasporto illecito di rifiuti., ovvero che la legge salvamare arrivi in ​​porto, ma davvero. Questo è il mio augurio in occasione di questa ricorrenza”.

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