Santuari, finalmente per la legge sono strutture rifugio e non più allevamenti

Forse non tutti sanno che grazie al decreto ministeriale del 7 marzo 2023, i cosiddetti “santuari” che accolgono animali provenienti da situazioni di maltrattamento e dal macello sicuro, sono diventati strutture rifugio per animali salvati o sottratti da allevamenti intensivi, come realtà a sé e non più come una sottocategoria degli allevamenti.

Per gli animali che la legge riconosce “da reddito” si apre quindi un nuovo orizzonte. Il decreto ministeriale del 7 marzo 2023, pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 16 maggio, cambia la prospettiva.

Accanto all’articolato, è stato pubblicato anche il “Manuale operativo inerente alla gestione e al funzionamento del sistema di identificazione e registrazione degli operatori, degli stabilimenti e degli animali”, in attuazione del decreto legislativo 134 del 2022.

Si legge infatti a pagina 23, punto 12, comma 3, sottopunto C. di “Rifugio per animali diversi da cani, gatti e furetti”, cin la specifica dicitura “santuario” dove ci si sofferma nello specificare il “𝐑𝐢𝐟𝐮𝐠𝐢𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐦𝐚𝐧𝐞𝐧𝐭𝐞 (𝐜𝐨𝐬𝐢̀ 𝐝𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐚𝐧𝐭𝐮𝐚𝐫𝐢𝐨) che ricovera bovini, equini, ovini, caprini, suini, ecc”.

E’ uno status giuridico che prende atto di realtà che operano da decenni, e che finalmente il legislatore ha provveduto ad allineare con i tempi che cambiano. Era ora…

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