Il Tar di Trento giustifica la richiesta di abbattimento di JJ4 e MJ5. Ultima parola il 13 luglio

“L’istruttoria posta alla base dei decreti firmati dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, giustifica l’adozione della misura dell’abbattimento degli esemplari di orso pericolosi JJ4 e MJ5”. Lo comunica l’amministrazione provinciale autonoma di Trento sottolineando che “lo ha stabilito il Tribunale amministrativo di Trento, con più ordinanze depositate questa mattina, che rigettano le domande cautelari delle associazioni ricorrenti. Secondo il Tar, i decreti del presidente, emessi a tutela della pubblica sicurezza, sono ampiamente motivati. La misura dell’abbattimento, è stata dunque adottata in conformità alla legge provinciale 9 del 2018, alle relative linee guida, alla direttiva Habitat e al Pacobace, come confermato dai pareri resi da Ispra e richiesti dalla Provincia, secondo la normativa in materia”.

Per Fugatti “le ordinanze del Tar confermano la bontà dell’operato dell’amministrazione e la correttezza delle scelte individuate nel perseverare con un’azione energica a tutela del territorio e dei cittadini che lo abitano”. Allo stato attuale, la Provincia non potrà comunque procedere all’abbattimento di JJ4 e MJ5, alla luce dei decreti cautelari del Consiglio di Stato: la decisione collegiale alla camera di consiglio è prevista per il prossimo 13 luglio.

“Infine, per quanto riguarda la ventilata ipotesi di trasferimento di JJ4 avanzata dai ricorrenti, il Tar conferma che questa iniziativa non è prevista dall’ordinamento – si legge in una nota della Provincia -. Va peraltro detto che nel corso dell’udienza di ieri, non è stata nemmeno provata la concreta percorribilità del trasferimento dell’animale, anche in termini di sicurezza, fermo restando che le proposte non risultano vincolanti per l’amministrazione”. 

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