Contrasta gli abbandoni, adotta un pet

La piaga degli abbandoni è un fenomeno difficile da eradicare, è indispensabile diffondere la cultura del rispetto e della civiltà, e portare nelle zone più a rischio le sterilizzazioni. Ciascuno può fare la propria parte, soprattutto quando siamo davanti alla decisione di prendere un pet. La scelta etica suggerisce di adottare un animale, un cane o di un gatto che sono stati abbandonati, che non hanno avuto la fortuna di avere una famiglia o che sono vittime di una rinuncia di proprietà.

Animali trattati come oggetti, presi, adottati o acquistati senza la consapevolezza di un impegno, e scaricati come rifiuti, pur di “liberarsene”. I nostri gattili-canili sono purtroppo frutto di questi comportamenti, aggravati dall’indifferenza spesso delle amministrazioni locali.

Come scegliere il pet giusto? Informiamoci sulla sua storia. Vi sono comportamenti che arrivano “da lontano” ovvero dalle prime fasi di vita, le fasi sensibili.

In questi periodi il cucciolo apprende, forma aspetti fondamentali del suo carattere, mentre eredita tempra e temperamento, che sono il suo modo di reagire a certi eventi, a determinati stress, e la velocità con cui reagisce agli stimoli spiacevoli.

Quali sono le fasi sensibili? Il periodo neonatale va dalla nascita ai primi 14 giorni di vita. L’attaccamento alla mamma avviene entro due giorni dal parto. L’attaccamento materno è il primo passo verso lo sviluppo sereno del cucciolo, la mamma trasmetterà al suo piccolo entro il 3°-4° giorno dalla nascita i feromoni di appagamento, ormoni che contribuiscono a dare benessere.

Il periodo di transizione inizia tra i 12 e i 14 giorni, fino alla terza settimana di vita. Che accade? Il cucciolo apre gli occhi, vede il mondo. Si rafforza l’attaccamento alla madre e alla sua specie, perché è in relazione con gli altri piccoli della cucciolata. Ecco perché è importante sapere e informarsi se il nostro piccolo sia nato assieme ad altri oppure da solo.

Se nato con altri fratellini e sorelline oltre che vivere con adulti, la sua crescita e la sua socializzazione tra simili avranno maggiori garanzie di successo una volta adulto.

La terza fase, il periodo di socializzazione, inizia dalla terza settimana di vita al terzo mese. Il cane apprende le regole della gerarchia tra simili, impara l’autocontrollo e, elemento fondamentale, l’inibizione del morso!

Altro passaggio chiave, è il distacco dalla mamma. Avviene in queste settimane la rottura del legame materno. Il piccolo non lo vivrà con ansia, ma serenamente. Chiediamoci allora davanti ad un cane che non regge il nostro distacco e vive con ansia la separazione quando usciamo di casa: avrà avuto un corretto distacco dalla mamma?

Avrà fatto in tempo a vivere un rapporto subordinato dentro una gerarchia di gruppo? Chiediamocelo quando vediamo che il nostro cane vive con disagio e manifesta paura quando incontra un altro cane o entra in area cani e si presenta subito sottomesso. Aiutiamolo e aiutiamoci quando ci sono difficoltà di relazione, Interpelliamo un educatore cinofilo, parliamone col veterinario di fiducia. In ogni caso è sempre una buona cosa sentire un esperto della relazione quando arriva un pet a casa. Costruire insieme l’educazione di base sarà in ogni caso, anche in un cane già adulto, un percorso utile e importante.

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