La telemedicina può salvare la vita. Il caso del cane senza chirurgo in Campania

Poteva andare diversamente? Forse si. O, almeno, poteva essere tentato il tutto per tutto con una videochiamata di telemedicina per trovare, col supporto H24 di un medico veterinario, una vera clinica 24 ore per una chirurgia d’emergenza più vicina possibile.La tragedia raccontata al Corriere della Sera dalla proprietaria di una cagnolina in vacanza in Campania deve fare riflettere. Impossibile reperire un chirurgo. Il cane ha perso la vita.

La proprietaria giustamente invita a una regolamentazione delle cliniche 24 ore, perché siano effettivamente operative. E perché le informazioni che si trovano in rete corrispondano alla reale disponibilità delle strutture.

Forse il cane non si sarebbe comunque salvato, ma non è stata data l’ultima possibilità per provaci.


Quando si è lontano da casa e arriva l’imprevisto, a prescindere dalla sua gravità, la telemedicina può essere di fondamentale supporto per tentare anche l’ultima carta. Grazie a Zampylife, la telemedicina è a portata immediata di app. Una sicurezza in più, e una speranza in più. Fosse anche l’ultima, ne vale sempre la pena.

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