Legambiente, il rapporto integrale sui Comuni più pet friendly d’Italia. Ferrara, Modena e Verona sul podio

Animali in Città è l’indagine di Legambiente che valuta le performance che Amministrazioni comunali Aziende sanitarie dichiarano di offrire ai cittadini che hanno animali d’affezione e, in generale, per la migliore convivenza in città con animali padronali e selvatici.

Premessa

Con l ‘affacciarsi del terzo millennio sono esplose urgenti sfide globali e la concomitante e crescente urbanizzazione rende le città il “campo di battaglia” principale dove gli obiettivi ambientali, sanitari, sociali e culturali desiderabili si potranno vincere o perdere. Anche la sfida della complessa e plurale relazione con il mondo animale, forti delle “rivoluzionarie” e ricche conoscenze scientifiche acquisite nell ‘ultimo secolo, si vince o si perde, con differenti e molteplici conseguenze di tipo economico, sociale e ambientale, a partire dalle città. Il quadro che emerge dal XII rapporto nazionale Animali in Città rimarca l ‘urgenza di una visione e una strategia condivise, fondata sulla cooperazione, tra i diversi attori istituzionali e sociali responsabili di tali aspetti: Governo, Regioni, Amministrazioni comunali, Associazioni e cittadini. Occorre superare le attuali criticità, che vedono involontari protagonisti gli altri animali, accrescere la consapevolezza nei cittadini delle conseguenze sanitarie, ambientali, sociali ed economiche dei diversi comportamenti possibili e, last but not least, costruire effettive condizioni di benessere umano nella reciprocità di relazioni con tutti gli altri esseri viventi.

Gli attori istituzionali italiani e trasparenza

Le Amministrazioni comunali in Italia sono 7.904, anno 2022, per una popolazione di 58.850.717 cittadini, (dati ISTAT), distribuiti in 107 province di cui 14 Città Metropolitane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino e Venezia). Aosta, capoluogo regionale, è considerata anche capoluogo provinciale in quanto la regione svolge tali funzioni. Nelle 20 Regioni, di cui cinque a statuto speciale: Valle d ‘Aosta, Trentino – Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia, e nelle 2 Province autonome di Bolzano e Trento, dai dati pubblicati dal Ministero della Salute, risultano, nell ‘anno 2022, 101 (considerando le principali aree sociosanitarie di Marche e Sardegna sono 112) Aziende sanitarie. Nelle regioni Valle d ‘Aosta, Marche e Molise è presente una sola azienda sanitaria regionale, articolate per aree territoriali. In Sardegna è stato approvato il ritorno ad otto aziende sanitarie. L’attività amministrativa deve ispirarsi al principio di trasparenza, inteso come accessibilità ai dati e ai documenti dell’amministrazione o ai riferimenti da quest’ultima utilizzati nell’assumere una determinata scelta. La trasparenza diviene così, sempre più, parametro di efficienza, principio atto a limitare fenomeni corruttivi e strumento per rinsaldare il rapporto fiduciale e collaborativo con i cittadini. In estrema sintesi, modalità concreta di buona e condivisa amministrazione della cosa pubblica. Nelle tabelle a seguire sono riportate le percentuali di risposte ricevute dalle Amministrazioni comunali e dalle Aziende sanitarie italiane in relazione ai dati richiesti per la redazione del XII rapporto nazionale Animali in Città.

http://www.legambienteanimalhelp.it/animalincitta/

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