Problemi col tuo pet? Rivolgiti all’educatore, non al web

La conoscenza porta al rispetto di ogni forma di vita. Convivere con gli animali è una delle esperienze più gratificanti che si possano vivere e che si desidera condividere, perché generano gioia e benessere. Ma la convivenza deve essere consapevole e, a volte, ha bisogno di essere guidata, accompagnata dalla competenza. Il ruolo degli educatori sia per cani che per gatti diventa spesso indispensabile.

La gestione dei cani, in particolare, coinvolge in modo spesso definitivo la vita di tutti i giorni, cambia il quotidiano, coinvolge tutta la famiglia, porta a livelli di relazione sociale significativi. Ma occorre costruire accanto ad una scelta, che è per tutta la vita, anche un percorso che sia didattico, formativo, di prevenzione.

In caso di problemi, non interpelliamo “gli esperti” da social, ma parliamo col nostro veterinario e facciamoci consigliare e indirizzare verso un educatore cinofilo o felino.

Il contesto dove si consuma il più alto numero di aggressioni è in famiglia. Non bisogna mai sottovalutare i segnali di disagio manifestati da un cane. E’ importante essere tempestivi, parlare col proprio medico veterinario e farsi indirizzare verso un educatore o un medico veterinario comportamentista, per aiutare il nostro amico a quattrozampe a ritrovare serenità. Non improvvisiamoci educatori e non pensiamo sia la rete a darci la risposta giusta.

A volte non conosciamo la provenienza e la storia dei pet che arrivano da luoghi lontani, sia in caso di adozioni che con altre modalità. Occorre sempre dare tempo al nostro nuovo amico di ambientarsi, ma avere al proprio fianco un professionista che ci indica regole e metodo per un inserimento corretto, renderà tutto più facile e gioioso.

Il cane è come un educatore, ci perdona tutto, ci vuole bene sempre, è un fantastico compagno di vita, di gioco per il bambino, ha una valenza didattica rilevante la sua presenza. Insegna a prenderci delle responsabilità. Ma serve sempre una supervisione da parte dell’adulto, occorre dare delle regole al bambino che non è in grado di leggere e interpretare il linguaggio degli animali.

(Visited 13 times, 1 visits today)

Leave A Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *