Continua la crociata anti orso in Trentino. Fugatti avvia iter per via libera ad abbattimento

“Una situazione straordinaria rende necessaria la messa a punto di percorsi straordinari. L’obiettivo è la rimozione tempestiva degli individui pericolosi. Vogliamo inoltre cercare di trovare l’uso dello spray anti orso a tutta la popolazione come strumento di autodifesa. Non possiamo consentire che i nostri cittadini rinuncino a vivere il bosco”. Lo scrive sulla propria pagina Facebook il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, in relazione all’emergenza orsi . 

“Il presidente della Provincia di Trento prosegue la sua solitaria crociata contro lupi e orsi. Incapace di favorire concretamente la sicurezza dei cittadini attraverso la prevenzione, obnubilato dalla ricerca di consenso in vista delle elezioni presidenziali, ha richiesto il parere di Ispra per poi procedere con l’uccisione di F36, l’orsa che è risultata responsabile di un falso attacco nei confronti di due persone il 30 luglio scorso”. Così, in una nota, la Lav, in riferimento all’avvio dell’iter di abbattimento dell’orsa F36. Secondo quanto riporta la Lav, “il Pacobace prevede che nel caso di un falso attacco non sia preso alcun provvedimento, solo se si dovesse ripetere si aprirebbe la possibilità di procedere con la radiocollarizzazione”. “Non c’è quindi spazio per le mire giustizialiste e raccatta-voti di Fugatti; non esiste alcuna base giuridica che possa supportare la condanna a morte di F36, ma, ancora una volta, siamo già da ora pronti a ricorrere alla giustizia per blocco ogni atto che dovrebbe mettere a rischio la vita dell’orsa, anche ricorrendo alla Corte dei Conti nell’intollerabile caso in cui dovesse essere uccisa”, dichiara Massimo Vitturi, responsabile Lav animali selvatici.

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