E’ uscito e disponibile in tutte le librerie “Parola agli animali” (Vallardi editore, pagine: 224 – prezzo: 16,90 euro) il libro di Massimo Manni dedicato a chi ama e aiuta gli animali. I protagonisti sono la gallina Filomena, il vitello Ferruccio, il maiale Pierporco e tutti gli altri ospiti del santuario “Capra libera tutti”. 

Si tratta di storie vere, fatte di dolore ma anche di salvezza e speranza che mostrano come un nuovo rapporto con la natura è ancora possibile. La storia del santuario Capra Libera Tutti comincia con un uomo tenuto sveglio dai pianti disperati delle pecore separate dai loro agnellini, appena venduti e destinati al macello. Un pianto che si conficca così profondamente nel cuore di Massimo da fargli decidere di riacquistare gli agnelli a carissimo prezzo. E questo è solo il primo passo che lo condurrà a una nuova consapevolezza: che gli animali sono come noi, che noi siamo come gli animali, che non ha senso comprarli, scambiarli, usarli. Così nasce a Nerola, a pochi chilometri da Roma, il santuario Capra Libera Tutti, un’oasi di pace dove trovano salvezza oltre 400 animali. Qui si intrecciano le loro storie, che raccontano di pericolo, attacco alla vita, salvezza. Quella della puledra Carmen, che rischiava il mattatoio e ha cercato aiuto infilando il muso nel finestrino di un’auto; di Ferruccio, il vitello con gravi problemi motori destinato a morire data la sua “inutilità”; del capretto Thomas e dei suoi 10 fratellini destinati al macello da un’allevatrice, che pur li accarezzava e li chiamava per nome. Manni restituisce al lettore l’importanza di credere nel cambiamento, offrendo una risposta concreta alla crudeltà degli allevamenti e al loro impatto sull’ambiente, “un’alternativa per camminare sulla terra con passo lieve perché, davvero, un altro mondo è possibile”. 

Massimo Manni, fin da bambino, ha cercato di trascorrere più tempo possibile con gli animali. Terminate le scuole medie inizia a lavorare in un negozio che li vende, ma è allo scoccare dei 30 anni che si dedica a un progetto che avrà enormi conseguenze sulla sua vita: acquistare un terreno per diventare allevatore. Quasi subito però apre gli occhi sulla terribile realtà di dolore di cui ha scelto di fare parte. A Nerola ha fondato il Santuario Capra Libera Tutti, la speranza di potersi ancora godere la vita che tanto amano.