Stop allo sterminio dei cervi. Enpa chiede censimento

L’Ente Nazionale Protezione Animali chiede che “sia applicato il principio di precauzione e che, di conseguenza, nella parte trentina del Parco dello Stelvio venga fermata l’uccisione di 1.500 cervi”. “Ad autorizzare lo sterminio è stata la Provincia di Trento con una deliberazione di Giunta che risale al 25 novembre 2022, dunque a circa un anno fa, poi ‘aggiornato’ lo scorso 13 ottobre. Quel provvedimento, a cui si erano opposte le associazioni che ha partecipato al piano di gestione del Parco, tra cui proprio Enpa, è rimasto ‘questente’ per quasi dodici mesi ed è stato poi ‘riesumato’ lo scorso 13 ottobre – in piena campagna elettorale per il rinnovo della PAT – con una ‘integrazione’ che , oltre a prevedere consistenti rimborsi per i cacciatori che uccidono gli ungulati, fissato addirittura un prezzo per l’acquisto della loro carne (3,5 euro al chilo). Ovviamente, sempre a beneficio delle ‘doppiette'”. 

“Se è vero che, come sostenuto dalla Provincia, il piano nasce dalla generica e vaga motivazione di correggere alcuni presunti squilibri biologici, il programma di abbattimenti, fino a 1.500 esemplari in cinque anni, dovrebbe essere fermato immediatamente poiché fa riferimento ad una realtà oramai superata, quella per l’appunto del novembre 2022. In questo lasso di tempo – spiega Enpa – la numerosità delle popolazioni di cervo potrebbe essere cambiata, così come potrebbe essere cambiata in meglio lo stato di conservazione degli ecosistemi locali. una nuova, approfondita indagine che fotografi al meglio lo stato dei luoghi e gli andamenti demografici della specie”. 

(Visited 23 times, 1 visits today)

Leave A Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *