Una legge per promuovere la doggy bag nei ristoranti

Camera e Senato al lavoro per una norma di civiltà. “La doggy bag? È già una realtà: non penso ci siano ristoratori che negano la possibilità di portarsi a casa eventuali avanzi. La verità però è che pochi clienti chiedono di farlo: imporre multe a un ristoratore che ha finito le vaschette di alluminio non cambierà la situazione”. Così Giancarlo Banchieri, Presidente di Fiepet, l’associazione dei pubblici esercizi Confesercenti, commenta la proposta di legge – primo firmatario il deputato di Forza Italia Giandiego Gatta – che verrà presentata domani 10 gennaio, presso la Sala stampa della Camera dei deputati. “Ridurre gli sprechi è nell’interesse di tutti: dell’ambiente, dei consumatori e anche dei ristoratori. Per raggiungere questo obiettivo, però, bisogna lavorare sulla promozione di comportamenti e strategie antispreco. Un impegno che ci prendiamo volentieri: proporremo ai nostri associati di esporre nei loro ristoranti cartellini che invitano i clienti a chiedere la doggy bag. Ma occorre chiarire in modo definitivo le responsabilità: una volta usciti dal ristorante, spetta ai clienti conservare correttamente gli alimenti”.

Lo spreco alimentare “in Italia, secondo i dati Eurostat, vede ogni anno 140 chilogrammi di cibo buttato pro capite e la conseguente produzione di elevate quantita’ di rifiuti. Un fenomeno, quello dello spreco di cibo, assolutamente inaccettabile e che va contrastato con l’educazione alle buone pratiche sia in casa che nella ristorazione”. Lo ha detto la senatrice leghista Mara Bizzotto, vicepresidente vicario del gruppo Lega a Palazzo Madama, prima firmataria del Disegno di legge n. 972 ‘Misure per sensibilizzare i consumatori all’adozione di condotte virtuose orientate alla riduzione dello spreco alimentare’, depositato lo scorso 19 dicembre. 

“Con il nostro Ddl vogliamo sensibilizzare i cittadini sulla riduzione dello spreco di cibo e sul consumo responsabile. Oggi la possibilita’ di portare a casa il cibo non consumato al ristorante rimane una pratica ancora poco esercitata da parte degli italiani che comportano questo comportamento – in realta’ molto virtuoso – fonte di imbarazzo. Per questo – ha spiegato -, abbiamo previsto misure specifiche che promuovono l’uso della doggy bag, ad esempio attraverso un logo da esporre in maniera evidente all’interno di ristoranti e locali per incentivare la pratica dell’asporto del cibo non mangiato, e l’introduzione sistematica nel menu’ dell’opzione ‘mezza porzione’ e dei ‘menu’ baby’ destinati ai bambini. a beneficio dei ristoratori, dei consumatori e della sostenibilita’ ambientale”, ha concluso Bizzotto. 

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