Squali e abissi, gli dei dei mari in una mostra etica a Bologna

 A pochi passi dalle Due Torri simbolo di Bologna e da Piazza Maggiore, Palazzo Pallavicini ospita dal 10 febbraio al 30 giugno nelle sue meravigliose sale ‘Squali e Abissi’, predatori perfetti in una terra aliena, la prima mostra completa dedicata al mondo sottomarino e ai suoi abitanti. L’esposizione invita lo spettatore in un viaggio sottomarino dove si possono incontrare incredibili forme gelatinose e scoprire più di 30 esemplari di squali: dal grande squalo bianco lungo 6 metri, allo squalo tigre, al martello, al volpe, al leucas, fino al più piccolo esistente, lo squalo pigmeo. Gli squali sono predatori che popolano i mari da 450 milioni di anni, ben prima della comparsa dei vertebrati e sono rimasti quasi immutati nel corso del tempo. Visitando squali e Abissi, si ha la possibilità di immergersi negli oceani, nei caldi mari tropicali e nelle fredde acque abissali per conoscere tutte le strane creature marine che li popolano e che sono per lo più sconosciute. Squali e abissi, predatori perfetti in una terra aliena permette anche di conoscere le incredibili forme di vita che si trovano negli abissi più profondi e che sono state plasmate dal buio assoluto e dal gelo delle acque più basse; è proprio in questa profondità abissale che gli organismi utilizzano come loro unico strumento di comunicazione le luci chimiche che producono, andando a illuminare questi spazi inospitali e sconosciuti. 

All’interno delle splendide sale affrescate di Palazzo Pallavicini si possono ammirare da vicino le ricostruzioni a grandezza naturale degli squali più spettacolari provenienti da mari e oceani di tutto il mondo, compiendo un viaggio alla scoperta della loro anatomia interna attraverso l’uso di modelli, video e pannelli descrittivi, insieme a sculture in bassorilievo tattili. La mostra presenta inoltre una sezione dedicata alla salvaguardia delle specie, sottolineando come il più temibile dei predatori sia diventato in tempi moderni una preda, e come la sopravvivenza sua e di molte altre specie sia sull’orlo dell’estinzione. Durante tutto il percorso sono presenti materiali educativi e documentari esclusivi sul legame tra questi animali e la cultura di molti popoli che vivono sul mare, come quella Maori, che hanno divinizzato gli squali tanto da ricoprire i propri corpi con amuleti e tatuaggi che li rappresentano, come offerta in onore degli dei del mare.

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