Regione Lombardia, una “taglia” premio sulle femmine di cinghiale abbattute

Fino a 100 euro di premio, una taglia per ogni femmina di cinghialke abbattuta “adulta e subadulta abbattuta nei territori comunali dell’Oltrepo pavese”. La somma si riduce a 50 euro se l’animale viene ucciso in altri territori del pavese. E’ la disposizione che sta sollevando polemiche e denunce da parte delle associazioni animaliste e che è stata approvata dalla giunta del presidente lombardo Attilio Fontana il 28 febbraio scorso.

Un piano vero e proprio di abbattimento, giustificato col ritorno della peste suina. A premiare i cacciatori sarà l’Ats, che erogherà le somme stabilite.

L’atto è un decreto che gode del co-finanziamento dell’Ue (regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione del 7 aprile 2021).

Commenta Piera Rosati, presidente della Lega del cane Animal protection che “Si premia con denaro chi uccide una femmina di cinghiale. Una misura che, per altro, potrebbe paradossalmente far aumentare la popolazione di questi animali, che vivono in branchi matriarcali, per cui abbattere un cinghiale matriarca è come dire a tutte le altre femmine del branco di predisporsi da subito a procreare in sua vece. Ormai è evidente che la caccia non è la soluzione. Le istituzioni dovrebbero trovare nuove misure per una convivenza pacifica con i selvatici”.

tute

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