Quattro mesi di reclusione per maltrattamento 11 cani da caccia. Oipa: Pene troppo esigue

 Condannato dal Tribunale di Roma a quattro mesi di reclusione e al pagamento di 1.600 euro per le spese legali l’uomo che deteneva in un canile abusivo undici cani da caccia a Roma, sulle sponde dell’Aniene, all’interno della Riserva naturale. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) che presentò la denuncia all’autorità giudiziaria, costituendosi parte civile, e che ancora una volta sottolinea la necessità di una riforma del Codice penale che inasprisca le pene per i reati contro gli animali. Il procedimento fu avviato nel 2019 a seguito del sequestro della struttura abusiva fatiscente eseguito dalle guardie zoofile dell’Oipa coadiuvate dall’Asl Roma 2 e dalla polizia municipale. La condanna è stata emessa per tutti i capi d’imputazione contestati: detenzione incompatibile e maltrattamento (articoli 727 co.2 e 544 ter del Codice penale). Gli undici cani, trovati in una situazione igienico-sanitaria gravissima, senza cibo né acqua, erano malati, denutriti, pieni di parassiti e una femmina era in avanzato stato di gravidanza. Appartenenti a diverse razze da caccia, forse erano detenuti per la riproduzione e la vendita. A seguito del sequestro, sono stati entrati nel canile comunale per la custodia giudiziaria e la successiva adozione in una casa e una famiglia in cui dimenticare il loro triste passato.

 “Il maltrattamento e la detenzione incompatibile vale solo quattro mesi di reclusione – commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto – È tempo di mettere mano a una riforma che renda più severe le pene per chi delinque contro esseri senzienti cui anche il nuovo articolo 9 della Costituzione riconosce l’esigenza di tutela. L’opinione pubblica non comprende l’esiguità di queste pene e non serve a nulla prometterne l’inasprimento nelle campagne elettorali se poi non si passa ai fatti”. Gli allevamenti abusivi di animali al fine della riproduzione e della vendita purtroppo non sono rari. Per questo, si legge in una nota, l’Oipa raccomanda di fare molta attenzione agli annunci online che riguardano la cessione di animali poiché, nonostante l’adozione o la vendita di animali da compagnia sul web sia legale, molto spesso questi annunci possono nascondere un traffico illecito punito come reato con pene molto severe (reclusione, multa elevata e confisca degli animali) e acquistare animali online, anche se in buona fede, può comportare il concorso in tale traffico. L’associazione invita inoltre a non ignorare casi di degrado e maltrattamento di cui si sia a conoscenza e di rivolgersi sempre alle sue guardie zoofile che, nel pieno rispetto della privacy, possono intervenire per tutelare gli animali.

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